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Economia

Turismo in Italia: nuovo allarme dell’Istat

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Francesco Spagnolo

L’Istat ha lanciato un nuovo allarme per quanto riguarda il turismo in Italia. Ecco l’ultimo report dell’Istituto di statistica.

La ripartenza del turismo in Italia molto probabilmente sarà più lenta del previsto proprio per la guerra in Ucraina. Secondo quanto riferito dall’Istat citata da TgCom24, le sanzioni del nostro Paese contro Mosca e il conflitto in corso porterà ad un azzeramento della domanda da parte dei russi e questo avrà un impatto importante sui ricavi di un settore che, come abbiamo detto più volte, da due anni è in forte sofferenza.

Dati preoccupanti dell’Istat sul turismo italiano: le ultime © Ansa

I turisti russi, infatti, sono quelli con la maggiore capacità di spesa e la loro assenza peserà e non poco sulla ripartenza della nostra economia. Alle porte, quindi, una nuova tegola per il turismo italiano e, soprattutto, una ripresa più lenta rispetto a quanto previsto ad inizio anno. E il quadro potrebbe aggravarsi ancora di più se non si troverà in tempi davvero brevi una soluzione al conflitto e, di conseguenza, alle sanzioni messe in campo dall’Italia nei confronti della Russia.

Il precedente della prima crisi in Ucraina

Gli effetti della guerra in Ucraina sul turismo italiano molto simili a quelli della prima crisi nel 2014 © Ansa

Nel suo report l’Istat a sostegno della sua tesi porta l’esempio della prima crisi in Ucraina che risale al 2014. Sanzioni economiche che ai tempi avevano portato ad una svalutazione del rublo e, di conseguenza, ad un calo della presenza dei russi nel nostro Paese per almeno tre anni.

Sono dal 2017, infatti, i turisti russi avevano ripreso a popolare l’Italia, con un numero di presenze arrivato a circa 6 milioni due anni dopo. Un trend positivo che si è interrotto con lo scoppio della pandemia e tutte le restrizioni decise dal Governo. Si sperava in una ripartenza in questo 2022 grazie anche all’allentamento dei divieti, ma la guerra in Ucraina e le sanzioni decise da Roma nei confronti di Mosca hanno complicato (e non poco) la ripartenza del settore. Vedremo se in vista dell’estate ci sarà un cambio di passo oppure anche nei prossimi mesi il turismo dovrà rinunciare ai cittadini russi.

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Francesco Spagnolo