Vaccino Covid: la decisione dell’Aifa sulla quarta dose

Il Cts dell’Aifa si è pronunciato sulla quarta dose del vaccino contro il Covid. E la decisione ha sicuramente spiazzato il Governo. Intanto i casi nel nostro Paese continuano ad aumentare.

E’ arrivata la tanto attesa decisione del Cts dell’Aifa sulla quarta dose del vaccino contro il Covid. Il Governo, come ammesso anche dallo stesso ministro Speranza, era pronto ad allargare la fascia d’età per la somministrazione, ma ora i piani dovranno essere rivisti.

Quarta dose
La decisione dell’Aifa sulla quarta dose del vaccino contro il Covid sorprende tutti © Ansa

Il Comitato tecnico-scientifico dell’Agenzia del farmaco, infatti, ha bocciato l’ipotesi di estendere la quarta dose alle persone over 70 perché non ci sono le giuste evidenze scientifiche. Quindi resta il via libera per gli immunodepressi e i fragili, ma per tutte le altre persone bisognerà aspettare ancora qualche mese.

Una decisione che conferma il parere di molti esperti. In questo momento la priorità resta completare il ciclo delle tre dosi. La quarta non è prioritaria e molto dipenderà dalle evidenze scientifiche che arriveranno nei prossimi mesi.

Covid in Italia, rallenta la crescita dei casi

Covid Italia
Covid in Italia, i numeri sono in salita © Ansa

In attesa di capire il destino di questa quarta dose, in Italia ormai da qualche settimana stiamo assistendo ad un incremento dei casi. Bisogna precisare, però, che questa risalita, come riportato da Libero, negli ultimi giorni ha avuto un leggero rallentamento.

I numeri, infatti, sono in crescita, ma la velocità non è simile a quella di inizio marzo e questo sembra rappresentare un primo segnale di una nuova frenata. Vedremo se il trend sarà confermato nei prossimi giorni oppure, viste le riaperture e il ritorno ad una quasi normalità, si assisterà ad una nuova crescita dei casi.

L’altra buona notizia riguarda la pressione sui servizi sanitari. Nonostante l’aumento dei contagi, la situazione negli ospedali resta ancora sotto controllo. Molto probabilmente, come abbiamo ormai capito, nei prossimi giorni assisteremo ad un leggero incremento dei ricoveri, ma i reparti non dovrebbero andare in difficoltà e questo è il passaggio forse decisivo per il ritorno alla normalità deciso dal premier Draghi dopo due anni di chiusure e di restrizioni.

Impostazioni privacy