Joe Biden, in un punto stampa con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affrontato la delicata questione del gas russo.
L’Europa si avvia – anche se molto lentamente – a dire no al gas russo. “L’impegno americano di fornire all’Ue almeno altri 15 miliardi di metri cubi di Gnl quest’anno è un grande passo perché taglierà la fornitura energetica dalla Russia”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa con il presidente americano, Joe Biden. “I 50 miliardi di metri cubi, obiettivo entro il 2030, rappresentano un terzo delle nostre importazioni dalla Russia”, ha aggiunto.
Il presidente americano, a sua volta, ha riferito che abbandonare il gas russo è un’operazione molto costosa per l’Europa, ma è anche la cosa giusta da fare. Il riferimento è alla decisione del presidente americano di aumentare le spedizioni di gas naturale liquefatto all’Europa. Gli Stati Uniti forniranno all’Ue fino a 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto entro la fine del 2022, quantità destinata ad aumentare fino a 50 miliardi l’anno entro il 2030. “Tutto quello che Usa e Ue vogliono far avere è misure concrete per ridurre la dipendenza dal gas. Il che significa fare investimenti nelle nuove energie”, ha detto Biden.
“Come Stati Uniti – garantisce Biden – siamo stati in grado di vietare tutte le importazioni di energia russa quando altri non potevano, perché gli Stati Uniti sono un esportatore netto di energia con una forte industria nazionale”. Per il futuro, l’obiettivo è diversificare quanto più possibile in campo energetico; raddoppiare gli obiettivi sull’energia pulita e accelerare i progressi verso il nostro futuro a zero emissioni nette. Il concetto è stato ribadito pochi istanti dopo da Ursula von der Leyen: “Vogliamo mettere l’orologio fissato su una nuova era: lavoriamo insieme per un futuro prospero e credo ce la faremo. Bisogna passare attraverso tecnologie efficienti e apparecchiature come i termostati intelligenti”.
