La riforma del catasto continua a far discutere nella maggioranza. E le ultime parole del premier Draghi aprono ad una nuova polemica.
Il Question Time alla Camera del premier Draghi ha complicato ancora di più la vita a questa maggioranza e soprattutto alla riforma del catasto. Il presidente del Consiglio in tutte le dichiarazioni aveva detto no a qualsiasi aumento delle tasse, ma con il suo intervento a Montecitorio si è smentito.
Come ricordato da Libero, lo stesso premier ha ricordato che “la nuova riforma porterà le nuove tasse sulla casa a non basarsi su un coefficiente fisso, su valori di 33 anni fa che non hanno più senso“. Insomma, una revisione che certamente porterà ad una vera e propria stangata per gli italiani.
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A confermare questa ipotesi è stato anche Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia e riportato sempre dal quotidiano italiano: “Il premier ha ammesso la finalità fiscale della riforma. Il governo punta al catasto patrimoniale per preparare un bancomat pronto all’uso“.
Catasto, maggioranza sempre più divisa: resta dei conti in Aula?
La riforma del catasto continua a dividere la maggioranza e, senza una richiesta di fiducia all’intero provvedimento, ci aspettiamo una vera e propria resa dei conti nei prossimi giorni dalla Camera.
Il Centrodestra, nonostante qualche timida apertura arrivata nei giorni scorsi da Forza Italia, in Commissione si è presentato ancora una volta unito e per questo motivo la riforma del catasto, se si voterà singolarmente, è destinata a passare davvero per pochi voti. Se, invece, il Governo deciderà di chiedere la fiducia sull’intero provvedimento per non rischiare brutte sorprese, non ci dovrebbero essere particolari problemi.
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Quindi si tratta di un passaggio delicato e il premier Draghi si vuole prendere tutto il tempo necessario per la decisione finale visto che, una mossa sbagliata, potrebbe davvero mettere a serio rischio questo esecutivo.
