Clamoroso, il direttore Mentana sospeso dall’ordine. Cosa è successo?

Il direttore del Tg de La 7 non avrebbe comunicato la Pec (Posta certificata) obbligatoria, ma lui smentisce seccamente

Il famoso direttore Enrico Mentana sospeso dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio? La notizia, ha fatto subito il giro del web, ma è stata subito smentita dallo stesso direttore del TgLa7, direttamente, e quasi simultaneamente, con un post su Facebook in cui spiega di essere regolarmente iscritto e a pieno titolo nell’Ordine e che il mancato possesso della Pec (obbligatorio per gli iscritti) è falso perché ne possiede una da agosto 2020.

Il direttore
Il direttore del Tg La7 Enrico Mentana (foto Ansa)

E’ una notizia riportata qualche mese fa dal Fatto Quotidiano e oggi riportata da Libero, con Mentana che sarebbe stato sospeso dal 27 settembre scorso proprio perché privo di posta elettronica certificata (o perché – altra ipotesi – si sarebbe dimenticato di comunicarla). Nell’elenco, oltre Mentana, ci sarebbero altri 612 giornalisti, alcuni molto noti.

“Non è vero nulla, sono iscritto e ho una Pec”

Il direttore
Il direttore Enrico Mentana con l’ex Sindaco di Roma Marino (foto Ansa)

Ma è lo stesso Mentana che ha smentito la notizia tramite un post di Facebook e in maniera piuttosto stizzita: “Vorrei deludere ancora una volta i piccoli odiatori da tastiera che ruotano vorticosamente da ieri nella loro gabbietta da criceti: sono e resto a pieno titolo nell’ordine dei giornalisti (in continuità con gli ultimi 40 anni, essendovi iscritto nell’elenco dei professionisti dal 2 febbraio 1982). Inoltre sono titolare dal 27 agosto 2020 di un indirizzo Pec. Riposatevi

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Per il quotidiano Libero la cosa non quadra e si chiede “il giornalista va avanti, bello come il sole, con le sue maratone, con i suoi speciali, con i suoi ettari di editoriali. Una sospensione per modo di dire, tipo il secondo mandato-bis degli schedatori della Casaleggio Associati. In un Paese decente dovrebbero farsi la Pec, e con quella dovrebbero scrivere un bel messaggio con cui comunicano la dimissione dall’ordine fascista dei giornalisti. E invece no, stanno senza, e l’ordine fascista se li legge e se li guarda dopo averli sospesi. È mica male, il sistema del giornalismo italiano

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