Guerra Ucraina, campionato sospeso: le reazioni dal mondo dello sport

Da Malinovskyi a Yaremchuk e Kovalenko sono tanti gli appelli: e dalla finale di Champions agli spareggi mondiali, i riflessi della guerra in Ucraina sullo sport saranno pesanti.

Il campionato ucraino si ferma. La notizia è ora ufficiale ed è stata comunicata ai club. Troppo delicata la situazione politica nella nazione, sotto attacco e chiamata alle armi per rispondere alle offensive russe. Tutto in stand by, in una lega in cui Roberto De Zerbi, tecnico italiano ex Sassuolo, è fra i protagonisti con il suo Shakhtar ed è attualmente chiuso in un albergo di Kiev.

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L’esultanza di Yaremchuk con la maglia dedicata alla sua nazione (LaPresse)

Si moltiplicano quindi le reazioni anche dal mondo del calcio. Su tutte quella di Yaremchuk, in gol ieri con il suo Benfica in Champions. Ha esultato con un messaggio chiaro a sostegno del suo paese, che nella notte dopo il match europeo, ha incassato l’invasione russa in tre luoghi strategici.

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Anche Ruslan Malinovskyi dalle sue pagine social condanna ciò che sta accadendo in patria. Il calciatore dell’Atalanta ha postato un messaggio scritto dalla moglie. “Tutti gli oggetti strategici esplodono, le persone sono inorridite, in preda al panico. Tutti i confini sono chiusi. Le nostre famiglie con Ruslan in Ucraina. Le notizie russe non dicono la verità, affermano di proteggere l’Oriente da noi ma ci stanno attaccando. Questo è un crimine contro tutta l’umanità, come si può fermare questo orrore” scrive.

Guerra in Ucraina, le reazioni dal mondo dello sport: il bellissimo messaggio di Kovalenko

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Il messaggio social di Ruslan Malinovskyi (Instagram)

Sventola la bandiera Ucraina sul profilo di Kovalenko, calciatore dello Spezia. Ha postato un breve video con la scritta “No War”, e poi una carrellata di immagini delle bellezze di una nazione ora sotto attacco. Yarmolenko ha invece postato un primo piano della maglia della nazionale, mentre Zinchenko, del Manchester City, ha invitato a mantenere intatti i confini della propria nazione.

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Anche Douglas Costa, in passato beniamino del pubblico allo Shakthar Donetsk, ha scritto di avere il cuore a pezzi e di pregare per la popolazione ucraina che gli ha dato tanto in carriera. Reazioni a catena, ma intanto anche lo sport paga le conseguenze. Il campionato si blocca e le ripercussioni sono molte. Si rischia la modifica della sede della finale di Champions prevista a San Pietroburgo, e anche i playoff mondiali fra Ucraina e Scozia, previsti a Glasgow, potrebbero essere oggetto di modifiche immediate con ciò che ne consegue in termini di calendario. Intanto lo Shaktar fa sventolare la bandiera sui profili social e annuncia: “Pronti a resistere”.

Anche la punta della nazionale russa, Fedor Smolov, ha deciso di mostrare il suo supporto verso l’Ucraina attraverso un post su Instagram. L’attaccante della Dinamo Mosca ha deciso di mostrare la propria vicinanza al popolo ucraino attraverso un post la cui immagine è uno sfondo nero, per evidenziare la gravità del fatto. La didascalia recita: “No alla guerra!!!” con l’emoji di un cuore spezzato e della bandiera ucraina. Un gesto forte, considerata la posizione dell’attaccante e il peso politico delle sue parole.

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