Adrian Mutu, il passato burrascoso è alle spalle: ore è diventato dottore

L’ex calciatore di Inter, Fiorentina e Juventus è apparso su tutti i manifesti pubblicitari in Romania con il camice da dottore per la nuova campagna di M Hospital: ecco di cosa si tratta.

Uno dei più grandi talenti della Serie A dal 2000 in poi. Peccato che non abbia reso al massimo, colpa delle tante distrazioni (chiamiamole così) extra-campo. I tifosi di diversi club italiani si sono innamorati di Adrian Mutu: arrivato nel nostro campionato con la maglia dell’Inter, ma esploso definitivamente con Verona e Parma. Tanto da essere acquistato nel 2003 dal Chelsea.

Adrian Mutu, da calciatore a medico

Solo una stagione in Premier League (il club lo licenziò dopo essere risultato positivo alla cocaina) prima di fare ritorno in Italia. Con la Juventus fa vedere di cosa è capace, ma è a Firenze che si consacra definitivamente come uno dei calciatori più forti del campionato. Al termine della sua esperienza con la Fiorentina, il bilancio sarà di 143 partite giocate e 69 gol realizzati. Insieme ad Hagi detiene il record di reti con la nazionale romena 35. Ma il suo nome è stato spesso al centro di vicende poco pulite.

Mutu diventa chirurgo per M Hospital

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Adrian Mutu all’interno dell’ospedale M Hospital in Romania (Twitter)

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Dopo l’esperienza da calciatore, Adrian Mutu è diventato presidente della Dinamo Bucarest nel 2016. Ma la sua volontà è sempre stata quella di fare l’allenatore: nel 2020 diventa selezionatore della Romania Under 21, mentre l’anno successivo – dopo aver ottenuto la licenza di allenatore UEFA Pro – viene ingaggiato dal Craiova, salvo poi essere esonerato dopo appena 12 giornate. Ora però il volto dell’ex attaccante è riapparso per le strade di Bucarest. Il motivo?

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È diventato il nuovo testimonial dell’M Hospital, uno degli ospedali più all’avanguardia nella capitale romena. L’obiettivo è quello di aiutare il settore terziario attraverso una pubblicità solidale. Ecco perché sui manifesti Adrian Mutu è apparso con tanto di camice e stetoscopio al collo. Un modo concreto per sostenere la sanità nazionale, così come aveva già fatto in passato con campagne di donazione di farmaci o di mascherine anti covid. Nonostante l’iniziativa lodevole, in molti hanno ironizzato sul passato turbolento di Mutu, fatto di eccessi, tra droghe, donne e alcol.

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