Green Pass, Garavaglia la pensa come i francesi: “Facciamo come loro”

Il quotidiano ‘La Repubblica’ ha intervistato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Quest’ultimo ha parlato di molti punti importanti: a partire dal Green Pass

Intervista della 'Repubblica' a Massimo Garavaglia
Massimo Garavaglia (Ansa Foto)

Come mai è stato pensato di attuare il ‘Super Green Pass’? A questa domanda Garavaglia ha risposto in maniera molto elementare. Anzi, come uno schema che si fa alle scuole superiori. In che senso? Quando hanno pensato di mettere in vigore il super certificato verde era perché la curva dei contagi del Covid era in continuo aumento. “Se la curva aumenta rapidamente, allora automaticamente scenderà“. Questo è il succo del suo discorso.

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Il suo obiettivo, infatti, è fare come i francesi. Dal primo aprile, infatti, nel Paese diranno addio al documento verde. Anzi, toglieranno completamente tutto. Un qualcosa che lo stesso ministro si augura nella nostra nazione, con la speranza che possa accadere. Il suo augurio è che lo stato d’emergenza (ricordiamo andrà in scadenza il 31 marzo di quest’anno) non venga rinnovato e che si verifichino netti miglioramenti a partire dalle prossime settimane. Proprio come sta accadendo adesso.

Non solo Green Pass, Garavaglia si interroga anche sul prossimo vaccino

Intervista della 'Repubblica' a Massimo Garavaglia
Massimo Garavaglia (Ansa Foto)

Alla metà del mese di giugno scadrà l’obbligo del Super Green Pass per coloro che hanno più di 50 anni. La preoccupazione, però, è un’altra. Il ministro si chiede se ha ancora senso continuare a fare questo vaccino. Anche se in questo caso, l’ultima parola, spetta agli organi competenti come l’Oms e l’Aifa. Per lui, sottoporsi alla dose del vaccino in estate, non ha molto senso. L’utilizzo del tampone per gli stranieri?Va assolutamente rivisto“.

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Infine ha concluso con una parola sul suo settore, quello del Turismo: “Vive di programmazione. Per l’estate la prospettiva è buona, ma per Pasqua attendiamo con ansia gli ultimi risultati“. Spera che ad aprile non ci siano più “corridoi turistici” verso l’estero e che le liste dei paesi da visitare e non vengano completamente eliminate.

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