San Valentino, dal mito al business: ecco perché si festeggia

La festività venne istituita nel 496 da papa Gelasio I e da allora viaggia tra tradizioni, miti e leggende

Today is the day! Oggi, 14 febbraio, ricorre san Valentino, la festa degli innamorati che viaggia ormai da secoli passando tra storia, mito, leggenda e un pizzico di magia. La ricorrenza è celebrata soprattutto in Europa, nelle Americhe e in Estremo Oriente e ha origine agli albori dell’umanità. In origine, si tratta di una festività religiosa che prende il nome dal santo e martire cristiano, Valentino di Terni.

Venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, in sostituzione della lupercalia, festa pagana. Furono i Benedettini a promuoverne la diffusione in Francia e in Inghilterra, in quanto affidatari della basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda metà del VII secolo. I Lupercalia, invece, erano feste legate al ciclo di morte e rinascita della natura, segno di purificazione e rinascita della società. Le feste erano accompagnate da alcune manifestazioni ritualistiche, tra cui alcune pratiche della fertilità che prevedevano che le donne di Roma si sottoponessero, in mezzo alle strade, alle frustate di giovani uomini nudi, segno di sessualità libera. Secondo la tradizione, durante il rito le donne ricevevano una benedizione che ne propiziava la fertilità.

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Successivamente, la cristianità bandì questi riti e papa Gelasio I istituì una festività dedicata all’amore romantico, privo di riferimenti espliciti sessuali, ma fertile e fruttuoso. Un’ amore protetto dal santo Valentino. Quanto a San Valentino, la sua fama protettore degli innamorati nasce da alcuni aneddoti sulla sua storia. Valentino, infatti, contrariamente alla tradizione pagana, univa le coppie di innamorati nel sacro vincolo del matrimonio, nel segno dell’amore e della libera scelta.

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Sembra anche che, come vescovo, riuscì a riunire una coppia, facendo volare dei piccioni in amore intorno ai due litiganti. Inoltre avrebbe unito in matrimonio la cristiana Serapia e il romano Sabino, contrariamente ai voleri delle famiglie. Valentino battezzò il romano e lo unì alla sua amata, poco prima della morte di lei, ammalata. Inoltre, è nota la leggenda secondo cui il santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro necessaria come dote per il suo sposalizio.

Nel tempo, la festività ha assunto sempre più i tratti di una festività volta al consumo, con il mondo dell’imprenditoria e del business che non è rimasto indietro: biglietti, regali, spa, cene e hotel di lusso, passando per viaggi e cioccolatini.

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