Nazionale, Gravina sposta la 30/a giornata, la Lega frena: è bagarre

Il presidente della Figc chiede lo slittamento del campionato per aiutare Mancini, ma si fa fatica a trovare le date per giocare

Con pacatezza, senza polemica ma in modo fermo. Il numero uno della Federcalcio chiede una mano alla Lega per dare un aiuto alla nazionale di Mancini. In ballo c’è una qualificazione al mondiale. L’intenzione è far slittare la trentesima giornata di campionato, quella del 20 marzo, perché è a ridosso dei play-off della nazionale e il primo incontro con la Macedonia del 24 marzo. “A me dispiace perché si confondono le dinamiche politiche di questi giorni con la qualificazione della Nazionale – spiega Gravina a Radio Anch’io -. Noi dobbiamo qualificarci, abbiamo le condizioni per poterlo fare anche se ci siamo complicati la vita da soli sbagliando due rigori importanti”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina (Facebook)

Ora – prosegue il presidente della Federcalcio – abbiamo due partite secche da vincere ma l’Italia ha dimostrato che quando è il momento sa reagire alla grande. Noi ci auguriamo che la Lega possa concedere a Mancini qualche giorno in più, ci stiamo lavorando, anche perché in quei giorni ci sono anche le coppe. Sul lavoro legato alla Nazionale si va avanti, con la consapevolezza che il nostro calcio ha ancora bisogno di togliere tanta ruggine e quelle ragnatele che si erano accumulate negli anni“.

Il solito “pasticcio all’italiana”: le date non ci sono e da recuperare cinque gare di A

L'allenatore
Il Ct della nazionale Roberto Mancini durante una seduta d’allenamento a Coverciano (foto Getty Images)

Tutto ok, una stretta di mano “Forza azzurri” e via? Neanche per sogno e per idea. Almeno per il momento. L’ipotesi era già stata avanzata prima e subito dopo il pareggio con la Svizzera e anche in quel caso, davanti alla possibilità di far slittare la trentesima giornata, la Lega rispose con un secco no. Ora le cose non è che siano cambiate così tanto. Tutt’altro. Le date per recuperare, ad esempio, come non c’erano a novembre, non ci sono nemmeno adesso. O meglio ci si deve lavorare, ma anche qui è una trattativa continua, anche e soprattutto dal punto di vista politico. E il tempo stringe.

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Le coppe, europee e nazionale, occupano tutti gli slot a disposizione. C’è la possibilità di “gufare” le squadre e  vedere se tutte in un’unica volta vengono eliminate, ma è un azzardo. Calendario alla mano c’è, al momento, un unico slot a disposizione che è quello del 18 maggio, tra la penultima e ultima giornata del 22 maggio. L’idea sarebbe quella di portare al 18 maggio la giornata del 20 marzo (quindi col derby Roma-Lazio infrasettimanale) ma c’è il precedente di Lazio-Torino dell’anno scorso che diversi problemi ha creato dal punto di vista dell’equità sportiva. Oppure si potrebbe far slittare di un turno l’intero campionato, ovvero spostare al 3 aprile la trentesima giornata e far scalare tutte le altre, occupando lo slot del 18 maggio con la penultima giornata di campionato. Ma non è tutto. Ci sono tuttora delle partite da recuperare che non hanno ancora una data: Bologna-Inter e Atalanta-Torino, Udinese-Salernitana (cancellato lo 0-3 a tavolino con l’Udinese e annullato il punto di penalità per la stagione sportiva 2021-2022) è sotto ricorso dei campani e il giudice sportivo si deve ancora esprimere su Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia. Un rompicapo allucinante e imbarazzante.

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