Masterchef, l’aceto balsamico scatena lo chef Giorgio Locatelli

Nell’ultima puntata di Masterchef 11 lo chef Giorgio Locatelli ha perso le staffe a causa di una mossa dell’aspirante cuoco Pietro.

L’undicesima edizione di MasterChef Italia non è priva di colpi di scena, con i tre giudici sempre impeccabili nel giudicare i piatti degli aspiranti cuochi e a non perdonare gli errori.

Giorgio Locatelli, giudice di Masterchef, sembra essere la metà perfetta tra i colleghi Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo. In apparenza calmo e tranquillo, in realtà nell’ultima puntata di MasterChef 11 lo chef ha sorpreso tutti, perdendo le staffe davanti ad un grave errore del concorrente Pietro. “Non è accettabile”, ha dichiarato di fronte al piatto con le tagliatelle al ragù di rigaglie, aceto balsamico e uovo barzotto di Bruno Barbieri.

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In verità, l’analisi del piatto era partita bene. “Cottura dell’uovo perfetta, la tagliatella mi piace, ma cosa gli hai fatto al balsamico? L’hai fatto ridurre?”, ha chiesto lo chef varesino. Poi ha incalzato, davanti al concorrente che ha ammesso le sue colpe. “Non l’hai assaggiato prima di metterlo nel piatto?”, ha chiesto. Poi la conclusione: “Oggi si va a casa e tu mi riduci l’aceto balsamico? Se ti porto a Modena questi ti prendono e t’ammazzano. Loro aspettano 7 anni e te arrivi, lo metti su e lo fai bollire”, ha concluso chef Locatelli. E Pietro non ha potuto difendersi.

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Nella stessa puntata, anche Antonino Cannavacciuolo ha perso le staffe. L‘aspirante cuoca Lia, presentando il suo uovo poché con polpette al sugo, cialda e crema di parmigiano, ha riferito di aver pensato di aggiungere dello zucchero alla salsa di pomodoro industriale, ritenuta troppo “acida”. Per fortuna, era solo un’idea! Il giudice campano, ascoltate le sue parole, ha portato una mano sul cuore, come a indicare un vero e proprio colpo al cuore. Bruno Barbieri ha commentato l’accaduto: “Lo zucchero nel pomodoro è come Satana”. Poi Antonino Cannavacciuolo ha chiuso il “caso”: “Basta ragazzi, vi giuro, mi sto sentendo male!”. 

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