Covid, 4 regioni in zona gialla: il Governo valuta nuove misure

Mezza Italia in zona gialla da domani: 4 regioni cambiano colore, altre rischiano e il Governo valuta misure per frenare la corsa del Covid.

Covid 4 regioni zona gialla
Covid, 4 regioni in zona gialla: Lombardia, Lazio, Sicilia e Piemonte (Getty Images)

Spezzare la catena dei contagi per ridurre l’impatto della variante Omicron. Il 2022 sul fronte della lotta alla pandemia inizia con indicazioni precise, che già da domani si tradurranno in nuove misure. Sono 4 infatti le nuove regioni che passeranno in zona gialla. Si tratta di Lombardia, Lazio, Piemonte e Sicilia. La circolazione del virus ha causato una crescita vertiginosa negli indicatori d’allarme ma la sensazione è che il “cambio di colore”, da solo, non sia necessario a ridurre l’impatto della variante Omicron.

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Non sembra infatti che in Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, PA Bolzano, PA Trento e Veneto, regioni già da settimane in giallo, ci sia stata una diminuzione drastica nella diffusone della variante. Ecco perché sono al vaglio nuove misure, che potrebbero presto essere ufficializzate.

Covid, 4 nuove regioni in giallo, ora sono 11: valutazioni in corso su Super Green pass e obbligo vaccinale

Super Green Pass
Il Super Green Pass sarà esteso a tutti i lavoratori? © Ansa

Se è vero che la variante Omicron sembra meno aggressiva dei ceppi precedenti, i numeri dei contagiati in Italia creano tensione e invitano alla prudenza. Più di 1 milione di persone sono attualmente positive e in isolamento, e dopo le feste ci si attende un ulteriore picco che deve necessariamente essere contrastato. Il pericolo, come spiegato da virologi e membri del Cts, è che gli ospedali non riescano a dare risposta a chi si presenta con sintomi importanti. Ecco perché sono al vaglio nuove misure.

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Su tutte l’estensione del Super Green pass, al momento molto probabile ma non fattibile senza un accordo chiaro nella maggioranza di Governo. L’ipotesi dell’allargamento del certificato verde a tutti i luoghi di lavoro resta quindi in piedi e si accelera in tal senso, e intanto il maggiore sforzo è prodotto sulla campagna vaccinale. I numeri confermano la validità del booster nel contrasto ai sintomi più gravi della malattia, ma i record di positivi che l’Italia supera ogni giorno alimentano tensioni e si traducono nella necessità di intervenire in fretta. Il 5 gennaio potrebbe essere di fatto il giorno della decisione definitiva in tema di Super Green pass su tutti i luoghi di lavoro, e non è da escludere un provvedimento per estendere l’obbligo di vaccino a tutti per tentare di arginare la quarta ondata.

 

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