Nucleare come fonte green, la bozza dell’Unione Europea

E’ stata pubblicata la bozza dell’Unione Europea sul nucleare come fonte green. La discussione entra nel vivo anche in Italia: la proposta della Lega.

Nucleare
La bozza dell’Ue sul nucleare © Getty Images

Apertura inaspettata dell’Ue al nucleare. Come riferito da TgCom24, in una bozza preparata dalla Commissione c’è il via libera a questa energia come fonte green. Ora nei prossimi giorni questo progetto sarà presentato agli Stati membri e inizierà la discussione tra i leader per provare a trovare un compromesso.

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In caso di via libera (non scontato ndr) dei Paesi dell’Unione Europea, questo progetto entrerà in vigore già nel 2023. Successivamente toccherà ai singoli Stati trasformare in legge quanto deciso da Bruxelles e non è da escludere un andamento in ordine sparso viste le differenze che ci sono tra i singoli Stati.

Via libera dell’Ue al nucleare come fonte green, la Lega chiede un referendum

Matteo Salvini
La posizione della Lega sul Nucleare © Ansa

Il via libera dell’Ue al nucleare è destinato ad aprire un dibattito anche nella maggioranza guidata dal premier Draghi. La Lega, almeno secondo alcune dichiarazioni rilasciate dal suo leader Matteo Salvini subito dopo la notizia arrivata da Bruxelles, sembra essere intenzionata ad avviare una raccolta firme per un referendum in Italia.

Sembra che finalmente anche l’Unione Europea si prepari a riconoscere gas e nucleare come fonte green – ha detto il numero uno del partito di via Bellerio citato da TgCom24 – l’Italia non può assolutamente restare ferma. Noi come partito siamo pronti a raccogliere firme per un referendum che porti il nostro Paese in un futuro energetico, sicuro e pulito“.

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La decisione dell’Ue, inoltre, potrebbe consentire all’Italia di non dover fare più i conti con il caro bollette. Su questo tema è ancora aperta una discussione all’interno della maggioranza per trovare una soluzione provvisoria, ma il ministro Cingolani è al lavoro per provare a mettere fine all’aumento dei prezzi. E la scelta di Bruxelles dovrebbe semplificare il lavoro del titolare della Transizione Ecologica.

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