Roma, il funerale si conclude in rissa tra i parenti della vittima: sul posto è dovuta intervenire addirittura la polizia. Svelato il triste motivo
Ci troviamo a Santa Maria Liberatrice a Testaccio, a Roma, dove il funerale si è concluso nel peggiore dei modi. Calci, pugni e tanto altro tra i parenti delle vittime. Dopo che la situazione non si era per nulla calmata (addirittura peggiorata) sono stati chiamati anche gli uomini della polizia locale a cercare di placare gli animi, ma nulla è servito visto che gli stessi continuavano a colpirsi tra di loro. Subito dopo si è capito anche il perché di questo assurdo ed insensato gesto.
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A riportare questa notizia è il quotidiano ‘Il Messaggero‘. Diciannove sono le persone che hanno partecipato al funerale di un’ottantenne. Fratelli, zii e cugini se le sono state di santa ragione. Sul posto anche una ambulanza. Il tutto per la casa lasciata in eredità dalla vittima e che dovrà essere divisa tra i parenti. Botte tra di loro mentre la bara era già stata caricata. Addirittura un testimone ha rivelato che si continuavano a picchiare, nonostante la presenza della polizia.
Roma, funerale finisce a botte: eredità della casa come motivo
Sul posto anche il team del personale sanitario visto che una delle sorelle si è sentita male (un mancamento). La situazione è tornata alla “tranquillità” dopo che i poliziotti sono riusciti a dividerli. Il tutto sotto gli occhi di tantissime persone che, dalle strade e affacciato ai palazzi, ha visto questa tristissime scena.
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Infine anche il parroco della chiesa, don Maurizio Spreafico, che aveva celebrato poco dopo il funerale ha condannato fermamente questo gesto: “Sono mortificato. Questo dopo il Natale che dovrebbe essere una occasione per le famiglie di riunirsi e stare bene“.
