Il vignettista satirico de Il Tempo ci ha aiutato a ripercorrere le tappe più importanti dell’anno che si è appena concluso: dal cambio di governo ai fatti di cronaca estera, passando per la pandemia.
Sui social le sue vignette satiriche sono le più condivise dagli utenti del web. Si chiama Federico Palmaroli, anche se ormai la gente lo conosce per “Le più belle frasi di Osho“. Una satira brillante, pungente e straordinariamente attuale. Attenta a quelli che sono i temi che vanno per la maggiore in ambito politico e sociale. Anche se, per sua stessa ammissione, il passaggio dal governo Conte a quello Draghi l’ha un po’ “sofferto” dal punto di vista lavorativo. A inizio 2022 invece occhi puntati sull’addio di Mattarella al Quirinale.
Osho racconta il 2021 attraverso le sue vignette
Interpellato dalla redazione di Notizie.com, Federico Palmaroli ha ripercorso i momenti salienti dell’anno che si è concluso da poche ore. I personaggi politici sono il bersaglio preferito di Osho: da Conte a Draghi, da Salvini a Renzi. Fino ad arrivare alla prossima elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Quali sono i personaggi che nel 2021 hanno ispirato maggiormente le frasi di Osho?
“Quest’anno ci sono state le continue giravolte dei Cinque Stelle, che hanno fatto un altro governo sostenendo Draghi. Una cosa che mai avremmo potuto prevedere, sono stati quelli più incoerenti. E l’incoerenza è uno spunto per la satira. Ma lo stesso Salvini che ha appoggiato il governo Draghi è stato oggetto della mia satira: se fai qualcosa in controtendenza rispetto a quello che hai professato fino a poco prima, quello per me è uno spunto visto che in questo periodo si parla solo di covid”.
Qualcuno si è mai lamentato per le vignette satiriche?
“Questo no, perché il mio modo di fare satira può essere considerato politicamente scorretto, ma non ci sono persone fisiche che se la prendono. Di queste nuove sensibilità che si stanno costruendo nell’umanità, che possono essere toccate, non me ne frega niente. Però se prendiamo i personaggi politici, non ho mai fatto niente di particolarmente offensivo”.
Differenza principale nel passaggio tra il governo Conte e quello Draghi?
“Io l’ho sentita perché Draghi si espone molto meno, mentre Conte è uno che faceva dirette in continuazione, con tutte quelle aspettative, i ritardi, Casalino… Tutte situazioni che sono congeniali alla satira. Mentre quando fai satira su Draghi più che altro lo fai prendendo in considerazione uno dei provvedimenti che sono stati adottati mettendo lui nella vignetta. Conte era un personaggio un po’ più stimolante.”
Spunti principali dall’estero?
“L’elezione del presidente negli Usa. Con Trump che non voleva andare via, tutti i casini che sono successi. C’è stata la morte di Filippo di Edimburgo, consorte della Regina. C’è stata la vicenda di Ursula von der Leyen ad Ankara che è rimasta senza sedia, c’è stato il G20. Sono tutte cose si prestano alle vignette”.
Dal punto di vista dello sport: quali sono i temi trattati maggiormente?
“Di sport parlo molto poco. Vignette sullo sport giusto quando l’Italia ha vinto gli Europei, quando abbiamo trionfato alle Olimpiadi. A meno di cose eclatanti, non è un tema di largo consumo, quindi è anche difficile trattarle. Ne ho fatte diverse su Lotito che non riesce a entrare in Senato per Il Tempo, ma non tutti conoscono la vicenda”.
Quali saranno i personaggi del 2022?
“Le prime vignette saranno su l’elezione del Presidente della Repubblica. Spero che ci sia qualche spunto sotto quel punto di vista. O comunque sul fatto che Mattarella lascerà il Quirinale, sono i primi fatti che avverranno nel 2022. Mi aspetto un anno simile a quello appena passato, non penso che ci saranno grandi cambiamenti”.