Personaggio indipendente e molto spesso controcorrente Luciana Littizzetto è un’artista affermata e molto amata dal pubblico. Da tempo spalla a Che tempo che fa di Fabio Fazio che nutre per lei una stima speciale. Solitamente persona che non ama parlare del suo privano Luciana ha recentemente debuttato in libreria con “Io mi fido di te. Storia dei miei figli nati dal cuore” un testo dove racconta la sua esperienza di mamma adottiva.

Luciana Littizetto: “E’ stato grazie a lei”

In un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e canzoni Luciana ha parlato del su ruolo di mamma, di come è approdata all’adozione e quanto l’ha cambiata questa esperienza. In particolare ha raccontato che a convincerla ad adottare è stata Maria de Filippi che da poco aveva adottato Gabriele: “La scintilla è scoccata dopo una ‘defilippica’. È stato grazie a lei. Ero andata a prendere un caffè a casa sua e mi confidò che aveva iniziato questa esperienza”.

Dopo circa tre anni da quell’incontro Luciana ha adottato Jordan e Vanessa, si è recata a Pavia per portarli nella sua casa e ricorda che i due ragazzi sembravano due topini. L’artista ha anche rivelato che crescere i due ragazzi non è stato facile, hanno avuto reazioni diverse in merito ad alcuni momenti del loro sviluppo, inoltre hanno preferito non chiamarla mamma ma LU.

Luciana Littizzetto: “Jordan e Vanessa non mi chiamano mamma…”

Luciana Littizzetto è oggi molto fiera dei suoi ragazzi che ha cresciuto con estrema attenzione e affetto. Jordan e Vanessa sono due adulti affermati, impegnati professionalmente. Vanessa lavora nelle comunicazione e Jordan nel mondo delle produzioni cinematografiche. Sono molto legati alla comica e nutrono per lei un vero e sincero affetto anche se non la chiamano mamma.

Il volto di Che tempo che fa ha rivelato che le dispiace di non essere chiamata mamma ma ha perfettamente capito le ragioni dei due ragazzi: “Per loro mamma è stata un’altra donna, e questa parola che per te è bella, per noi è una ferita”. Luciana preferisce non rendere noto il passato tormentato dei figli, ma è evidente che non hanno avuto un’infanzia felice.