Bimbi in affido maltrattati: torna lo spettro di Bibbiano

La Procura di Torino ha notificato un divieto di avvicinamento nei confronti di una coppia di ex affidatarie di minori. Analogie preoccupanti con Bibbiano

Non abbiamo nessun elemento per parlare di un sistema Bibbiano“, dichiarano a Palazzo di giustizia. Ma le analogie, purtroppo ci sono, e sono gli stessi investigatori a definirle “preoccupanti”. Siamo a Torino e i nomi che entrano nell’inchiesta sono tristemente noti: Nadia Bolognini e Claudio Foti. La donna, psicoterapeuta è la ex compagna del patron della comunità ‘Hansel e Gretel’ diventato una figura simbolo dell’inchiesta Angeli & Demoni, svolta dalla procura di Reggio Emilia. Per quell’indagine la Bolognini è in attesa del processo e lui, lo scorso 12 novembre, è stato condannato a 4 anni di carcere.

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Alla Bolognini ieri la Procura di Torino ha consegnato un avviso di garanzia e le sono stati perquisiti gli uffici. L’ipotesi di reato è il falso ideologico. A una coppia di donne, sempre per iniziativa dei magistrati subalpini, i carabinieri hanno notificato il divieto di avvicinamento ai due bambini, fratello e sorella, di cui avevano ottenuto l’affido nel 2013. Per otto anni le due affidatarie avrebbero maltrattato i bambini, che erano stati affidati loro da ‘casa affido’ dei servizi sociali presso il Comune di Torino.  L’episodio è emerso nell’ambito di un’inchiesta più ampia, nata da un stralcio di una inchiesta sulle modalità di affido e di custodia e mantenimento dei minori, per accertare se ci fossero analogie coi fatti di Bibbiano

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“Basta allo strapotere dei centri sociali”

“L’indagine della procura di Torino sulle modalità di affido di minori allontanati dalle famiglie di origine fa riaffiorare lo spettro del ‘sistema Bibbiano’. Mi auguro che la magistratura approfondisca rapidamente tutte le responsabilità, perché non c’è nulla di più disgustoso del business di bambini che abbiamo conosciuto con lo scandalo di Bibbiano e che sembra essersi riproposto nel capoluogo piemontese“. Lo ha detto Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia, a margine della quarta Conferenza nazionale sulla famiglia, in corso a Roma. “Lo Stato deve garantire a tutte le famiglie la possibilità di crescere i propri figli e solo quando ciò si dimostra assolutamente impossibile, e a rilevarlo è un giudice, deve intervenire – ha aggiunto – E’ giunto il momento di dire basta allo strapotere dei servizi sociali che troppo spesso operano in modo opaco e senza tener realmente conto del bene dei bambini”.

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