Esclusiva – Don Aldo Buonaiuto: “Dall’Europa discriminazioni al contrario”

Il sacerdote, autore di diversi volumi e volto della tv, risponde alle linee guida della Commissione europea: “Il Natale non può dividere”

Don Aldo Buonaiuto
Don Aldo Buonaiuto in esclusiva a Notizie.com

Un documento interno della Commissione europea in merito alla comunicazione, sta facendo discutere da giorni. Una sorta di linea guida in cui vengono indicati i criteri da adottare per i dipendenti della Commissione nella comunicazione esterna ed interna. Ciò che è giusto dire e cosa è meglio evitare perchè, come scrive nella premessa del documento (intitolato #UnionOfEquality. European Commission Guidelines for Inclusive Communication) il Commissario per l’uguaglianza Helena Dalli “dobbiamo sempre offrire una comunicazione inclusiva, garantendo così che tutti siano apprezzati e riconosciuti in tutto il nostro materiale indipendentemente dal sesso, razza o origine etnica, religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale”.

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Nel documento viene anche chiesto di evitare riferimenti religiosi, con la Commissione europea che ci tiene a sottolineare di “evitare di considerare che chiunque sia cristiano” perciò “non tutti celebrano le vacanze natalizie (…) bisogna essere sensibili al fatto che le persone abbiano differenti tradizioni religiose“. Il mondo cattolico si è ribellato a questa richiesta con forza. La nostra redazione ha contattato in esclusiva Don Aldo Buonaiuto, tra i volti noti dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi e autore di diversi libri sui temi più delicati del mondo cattolico. “E’ sconcertante vedere come l’Europa, in un momento di così grandi emergenze umanitarie, a partire dalla pandemia, fino al problema dei migranti, piuttosto che impegnarsi al massimo per risolvere queste problematiche, magari con delle linee guide per tutti i paesi, pensi a dare queste indicazioni che sono umilianti. Innanzitutto perchè parliamo di un continente che ha le sue radici nel cristianesimo e poi perchè tutto ciò porterebbe un intero popolo a non utilizzare i simboli della loro fede che sono storia, cultura e tradizione. Parliamo del Santo Natale di Gesù: una festa universale. Per i cristiani è la festa del Salvatore del Mondo, per gli altri è una festa di speranza, che regala un sorriso a chiunque”. 

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Don Aldo, in esclusiva a Notizie.com, non riesce a capire come sia possibile immaginare di “trasformare il Natale in qualcosa di divisivo. Tutto ciò è di una bassezza senza precedenti. La contraddizione è che in un continente dove si vuol parlare di libertà, si cerca di impedire ai cristiani di esaltare la propria fede”. Per Don Aldo “diventa una discriminazione al contrario e una sottile forma di persecuzione verso il mondo cristiano, a partire da quello cattolico che viene continuamente imbeccato su ciò che deve e non deve dire. Voler correggere il linguaggio ed eliminare parole dal vocabolario della storia, vuol dire eliminare la memoria, la storia e la cultura“.

“Il Natale non può dividere nessuno”

Don Aldo Buonaiuto, diretta tv
Don Aldo Buonaiuto

Don Aldo Buonaiuto conosce molto bene il mondo della comunicazione. E’ giornalista e collabora con quotidiani, siti di informazione ed è intervenuto spesso in programmi televisivi. “Molti diranno che si tratta solo di linee guida, di semplici suggerimenti, ma quello che a me preoccupa è la piega che questa vicenda sta prendendo. Tra l’altro non capisco le motivazioni e l’obiettivo finale: dire buone feste invece di buon Natale cosa cambierebbe? A meno che non si tratti semplicemente di provocazioni”.

Don Aldo chiude con un messaggio preciso che spiega, qualora ce ne fosse bisogno, le origini del Natale. “Lo voglio affermare con maggiore passione e forza. Parliamo piuttosto del Santo Natale di Gesù che da duemila anni è il giorno in cui si festeggia il Suo compleanno. Noi siamo sempre pronti a condividere e gioire con chi celebra altre ricorrenze che non riguardano la nostra tradizione e nessuno sensatamente si ribella per questo. Il Natale non può e non deve dividere nessuno. Quindi l’Europa si preoccupi piuttosto a creare realmente più inclusione e serenità tra i popoli elogiando le differenze e non creando divisioni inutili. Sopratutto in un momento come questo“.

 

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