Un anno senza Maradona: il toccante ricordo del Napoli

Il club azzurro ha voluto ricordare Diego Armando Maradona nel primo anniversario della sua scomparsa: un messaggio commovente

Diego Armando Maradona, ad un anno dalla scomparsa (GettyImages)

1960, come data di nascita, accompagnata dall’infinito. Il Napoli, con un tweet molto significativo ha voluto rendere omaggio a Diego Armando Maradona, nel primo anniversario della sua morte. Un messaggio chiaro, nel quale viene specificata la data in cui il Pibe de Oro è nato e nel quale viene evidenziata la sua immortalità.

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Nessuna città si è mai identificata come Napoli ha fatto con Maradona. Diego è stato per i partenopei il simbolo della riscossa, l’esempio da seguire e proteggere. L’uomo che da solo ha sfidato povertà, sfortuna e l’invidia sociale per diventare grande. Grazie alle giocate del suo fuoriclasse, il Napoli inizia a ragionare da grande. Maradona è un leader e un trascinatore eccezionale. Si carica la squadra sulle spalle, risveglia l’ambiente da un lungo torpore e con i suoi numeri, i gol e le giocate da fuoriclasse, inizia a trasformare una società che mai nella sua storia ha toccato livelli così alti. Ha vinto due scudetti, una Coppa Uefa, ma soprattutto ha diffuso amore e passione.

Maradona è riuscito a creare con tutto il popolo campano una simbiosi unica: le immagini delle partite amichevoli ad Acerra nel fango, mentre si divideva tra dribbling e autografi con i bambini, hanno fatto il giro del mondo. Al pari dei suoi gol eccezionali. Il club ha voluto ricordarlo con un tweet emozionante e un messaggio sul proprio sito ufficiale. “Un anno fa se n’è andato, ma non ci ha mai lasciato. Il 25 novembre del 2020 Diego Armando Maradona è scomparso, eppure il suo volto immortale è rimasto scolpito con ancor maggiore forza e vigore nell’immaginario collettivo dell’intero Pianeta”.


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Maradona, il ricordo del Napoli

Diego Armando Maradona con la maglia del Napoli (GettyImages)

E’ stato il più grande calciatore di sempre, ma è impossibile e riduttivo rubricare e incastonare Diego nel semplice alveo dell’Universo sportivo. La sua potenza ecumenica – ha scritto il club sul proprio sito ufficiale – e creativa ha incantato il Mondo fino a tradursi in una vera e propria religione pagana che ha attraversato in maniera trasversale intere generazioni. Campione, Fuoriclasse, Idolo, Re e Genio irripetibile ha trovato a Napoli la sua dimora dell’anima, la culla ideale per il suo talento esorbitante e per i suoi successi più icastici e suggestivi. Napoli gli ha intitolato lo Stadio che lui negli Anni 80 ha trasformato in Tempio. Due scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa ma anche tanta magnificenza calcistica, una inesauribile magia che ancora riverbera nella fantasia eterna. Arrivò il 5 luglio del 1984 in un San Paolo stracolmo ed ebbro di gioia e speranza. Quella speranza che lui ha trasformato in felicità sin da quando pronunciò le sue prime parole. “Buonasera napoletani”. Un anno senza Diego come un dolore immenso che riempirà per sempre il nostro Cuore Azzurro. Il 25 novembre del 2020 se n’è andato, ma non ci ha mai lasciato. D10S l’Unico Campione Infinito che ha battuto la morte per consegnarsi al Mito”.

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