Se qualcuno ti offre un compenso chiedendoti di trasferire denaro dal tuo conto corrente, potresti essere vittima di money muling. E diventare, tuo malgrado, complice di un crimine.
Il money muling è infatti una forma di riciclaggio di denaro. Fa parte delle categorie delle truffe online, una di quelle tornata prepotentemente d’attualità nelle ultime settimane. Tanto che alcune banche, tra cui Intesa San Paolo, hanno lanciato l’allarme. “Certe occasioni che sembrano d’oro possono costarti caro”, hanno avvertito dall’istituto.
Segnalata per la prima volta nel 2023, la truffa sta ora tornando alla ribalta delle cronache. In sostanza, i criminali del web chiedono aiuto ai titolari di un conto bancario che, ignari di commettere un reato e dei pericoli che corrono, si trasformano in money mule. Quest’ultimo riceve denaro da una terza parte sul proprio conto bancario e lo trasferisce a un’altra. Oppure lo preleva in contanti e lo consegna a qualcun altro, ottenendo una commissione.
Ma quel denaro può essere la risultanza di diversi crimini come le frodi online e sui pagamenti, i traffici droga, la tratta di esseri umani. Sostanzialmente il “mulo” ricicla i proventi di tali reati, aiutando le organizzazioni criminali a rimanere anonime mentre spostano fondi in tutto il mondo. Favorendo le attività criminali, i money mule sono perseguibili penalmente. Ma come si cade nella rete?
Money muling, attenzione agli annunci di lavoro
I bersagli preferiti sono studenti e persone in difficoltà economica raggiunti via web o tramite messaggi diretti provenienti da WhatsApp o Telegram da offerte di lavoro apparentemente legittime. Gli annunci talvolta vengono pubblicati su forum di lavo online, gruppi chiusi su Facebook, annunci pop-up oppure arrivare via mail. Uno dei più diffusi riguarda la ricerca di “agenti di trasferimento di denaro”.
Il datore di lavoro solitamente è un’azienda estera che cerca rappresentanti locali che agiscano per suo conto per un certo periodo di tempo, a volte per evitare elevate commissioni di transazione o tasse. Come difendersi? Alcuni consigli sono stati diffusi da Intesa San Paolo. A partire dal fatto di affidarsi a siti web conosciuti e verificati quando si cercano annunci di lavoro online.
“Verifica sempre i dettagli di contatto delle aziende che offrono un impiego. – si legge in una nota – Sono sospette se ti prospettano facili guadagni con un impegno poco rilevante, come mettere il tuo like su canali social”. È necessario poi diffidare da chiunque chieda, a fronte di una ricompensa, di aprire un conto corrente bancario per ricevere somme o effettuare transazioni per conto di qualcun altro.
“Non accettare di farti inquadrare il volto con un telefono e non fornire i tuoi documenti, – concludono dalla banca – soprattutto a fronte di un’offerta di denaro. Non comunicare le coordinate del tuo conto corrente e altri dati personali o codici di sicurezza”. Il money muling è già stato oggetto anche di una campagna Europol, che ha avvertito: “Soldi facili, ma a che prezzo? Il money muling è riciclaggio di denaro. È un crimine. Non ne vale la pena”.