La Russa drastico sul bonus matrimoni in chiesa. Poi sul Covid…(Video)

Il Presidente del Sena rilascia parole chiare sull’ipotesi di inserire un bonus per chi si sposa in chiesa

Il presidente del Senato Ignazio La Russa sul bonus matrimoni in chiesa – Ansa –

Una giornata milanese molto intensa per il Presidente del Senato Ignazio La Russa. Prima ha partecipato alla Ricorrenza della ‘Virgo Fidelis’,santa Patrona dell’Arma dei Carabinieri per l’anniversario della Battaglia di Culqualber e della giornata dell’Orfano. Poi ha preso parte all’inaugurazione della Fondazione Ospedale Niguarda. Al termine della cerimonia ha incontrato i cronisti, soffermandosi su diversi aspetti.

Il primo punto, tra i più discussi da ieri, è il bonus (proposto dalla Lega) per chi si sposa in chiesa. La Russa è stato categorico: “E’ una sciocchezza immaginare un vantaggio solo per chi si sposa in chiesa. Di fatti – ha aggiunto – mi pare che chi l’ha proposto, e non è nel governo, lo abbia già corretto”. Per il presidente, “non è vero che ci sono temi prioritari e temi secondari, tutti i temi sono importanti e le nuove coppie da aiutare sono un tema importantissimo: per molte coppie 20mila euro sono importanti”.

Sulla sanità e la lotta al Covid. “Non dobbiamo dimenticare che la pandemia è contrastata ma non completamente battuta. È giusto eliminare gli errori del passato, anche qualche eccesso c’è stato nei modi con cui l’abbiamo contrastata, ma è altrettanto giusto conservare la memoria di quanto accaduto per essere pronti ad ulteriori avversità che si potrebbro presentare”. Per La Russa, “i medici e il personale sanitario che hanno combattuto in questo frangente difficilissimo, oggi devono essere da noi onorati e ringraziati”, perché, ha concluso, “sappiamo che difficoltà enorme ha rappresentato la pandemia”.

I complimenti alla Lombardia

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa – Ansa –

Sul modo di affrontare l’emergenza, il Presidente del Senato ha fatto i complimenti alla Lombardia che, “con il governatore Fontana è stata meta di speranza da parte di cittadini di ogni parte d’Italia: vorremmo che questo presto non servisse più e che ciascuna realtà regionale avesse le capacità che la Lombardia e il sistema sanitario lombardo ha saputo offrire e donare a tutti gli italiani”.

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