Ucraina, Berlusconi fa chiarezza: ‘Ridicolo discutere su mio atlantismo’

Silvio Berlusconi ha voluto fare chiarezza in merito al caos che si è creato in questi giorni grazie ad un audio che è diventato virale. Il ‘Cavaliere’ ha voluto dire la sua in merito alla situazione dell’Ucraina ed anche a quella del governo

Berlusconi rilascia una intervista al 'Corriere della Sera'
Silvio Berlusconi (Ansa Foto)

In questi ultimi giorni non si sta parlando d’altro se non dell’audio che sta circolando in rete e su Whatsapp sulle parole di Silvio Berlusconi. Oramai al centro di una vera e propria bufera. In merito a questa vicenda, però, il ‘Cavaliere‘ ha voluto fare chiarezza in una intervista che ha rilasciato ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. Ci ha tenuto a precisare che avrebbe preferito parlare di cosa più importanti e che riguardano il futuro del nostro Paese e non di “rettificare interpretazioni distorte e francamente ridicole del mio pensiero”.

Ha condannato anche di ha registrato brani di conversazioni private con i giornalisti. Ricordiamo che nell’audio si vantava di aver ripreso i rapporti di amicizia con Vladimir Putin (in occasione del suo compleanno) e dove ha detto la sua in merito alla storia che vede come protagonisti proprio i russi e gli ucraini. Queste sono alcune delle sue parole in merito al conflitto: “Non ho dato nessuna interpretazione assolutoria all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Ribadisco l’ennesima volta che la mia posizione coincide con quella del Governo italiano, dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica, dei nostri alleati americani. Nessuno metta in dubbio il mio pensiero”. 

Berlusconi: “Non rinnego i miei rapporti con Putin

Berlusconi rilascia una intervista al 'Corriere della Sera'
Silvio Berlusconi (Ansa Foto)

Ci ha tenuto a sottolineare che non ha rinnegato i suoi rapporti di amicizia, in passato, con il leader russo: “Hanno portato a risultati importanti come il trattato del 2002 a Pratica di Mare che mise fine dopo oltre cinquant’anni di angosce alla Guerra Fredda e il mio intervento nel 2008 per evitare l’invasione russa della Georgia. Ma oggi le circostanze sono cambiate”. 

Anzi, spera che questo conflitto possa finire prima e che si verifichi, quanto prima, una negoziazione. Non solo: spera in un intervento deciso sia da Usa che da Cina. In conclusione, per quanto riguarda la formazione del governo, insiste per Elisabetta Casellati alla Giustizia. Sulla Meloni: “Non parlerei di dissidi ma di normali discussioni fra forze politiche alleate, leali, ma diverse fra loro. Alle consultazioni al Quirinale proporremo il nome di Giorgia Meloni in coerenza con il risultato elettorale“.

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