La vita di Sophie Kinsella è la storia di un talento inatteso che ha trasformato la leggerezza in un linguaggio universale.
La scrittrice britannica Sophie Kinsella è morta all’età di 55 anni. La sua famiglia ne ha annunciato la scomparsa, dopo una lunga battaglia contro un cancro al cervello. Kinsella, il cui vero nome era Madeleine Wickham, ha rivelato la sua diagnosi nell’aprile 2024. 
Ha pubblicato dieci romanzi Shopaholic a partire dal 2000, vendendo oltre 45 milioni di copie in tutto il mondo. Il suo lavoro è stato spesso etichettato come chick lit, un termine che ha abbracciato. I libri della Kinsella sono stati adattati per il cinema e tradotti in diverse lingue. La sua famiglia ha descritto i suoi ultimi giorni come pieni di amore, musica e gioia: “Non possiamo immaginare come sarebbe la vita senza la sua radiosità e il suo amore per la vita“, si legge sulla sua Pagina Instagram.
Kinsella era affetta da glioblastoma, una forma aggressiva di tumore al cervello. “Non l’ho condiviso prima perché volevo assicurarmi che i miei figli potessero ascoltare ed elaborare la notizia in privato e adattarsi alla nostra nuova normalità“, aveva detto all’epoca. Non era cresciuta con l’intenzione di diventare scrittrice. Da bambina suonava il pianoforte e il violino e componeva anche musica.
Sophie ed Henry hanno avuto quattro figli maschi e una femmina
Ha raccontato all’autrice ed editrice Zibby Owens che l’idea di scrivere non le era mai passata per la testa. “Non era l’ambizione della mia infanzia”. Kinsella si era iscritta all’Università di Oxford per studiare musica, ma dopo un anno è passata al corso di laurea in politica, filosofia ed economia. Durante il college ha incontrato il musicista Henry Wickham e se n’è innamorata.
La coppia ha avuto quattro figli maschi e una femmina. Dopo la laurea, Kinsella ha iniziato a lavorare come giornalista finanziaria. L’idea di scrivere libri ha iniziato a prendere forma in treno ed ha lavorato al suo primo romanzo durante la pausa pranzo. Ha pubblicato il suo primo romanzo, The Tennis Party, nel 1995, con il nome di Madeleine Wickham. Poco dopo, ha lasciato il suo lavoro di giornalista per concentrarsi sulla scrittura.
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“Ricordo di essermi guardata intorno e di aver pensato: tutti facciamo shopping. Ne parliamo. Lo facciamo. Ne siamo felici. Prendiamo decisioni sbagliate. Perché nessuno ne ha scritto?”, ha dichiarato nel 2019 in un podcast. Kinsella ha quindi ideato il personaggio di Becky Bloomwood, una giornalista finanziaria 20enne indebitata a causa di un’abitudine allo shopping che non riesce (o non vuole) abbandonare.
Il tono umoristico rappresentava un cambiamento rispetto ai suoi libri precedenti, quindi ha deciso di sottoporlo ai suoi editori con uno pseudonimo. Il suo secondo nome era Sophie e Kinsella era il cognome da nubile di sua madre. Gli editori hanno acconsentito ed è stato pubblicato nel 2000 con il suo pseudonimo. Il romanzo, che fonde umorismo con un racconto ammonitore sul rischio di indebitarsi oltre ogni limite, ha avuto un successo immediato.
Chick lit, il romanzo rosa moderno con protagoniste più realistiche
Il termine chick lit, almeno nella lingua italiana, non ha una corrispondenza completamente positiva. Letteralmente significa letteratura da ragazza o “da pollastra”. Si tratta di un genere letterario dei primi anni ’90, con focus sulle esperienze di giovani donne single in carriera. I racconti esplorano temi come amore, amicizia, lavoro, spesso con un tono umoristico, ironico e leggero. Una sorta di romanzo rosa moderno con protagoniste più realistiche. Kinsella ha più volte detto che l’etichetta chick lit non le dispiaceva: “Solo perché sei interessata a cose frivole non significa che non puoi essere brillante e avere grandi idee e tutto il resto”.
Il suo romanzo Sai tenere un segreto? è stato adattato per un film del 2019 con Alexandra Daddario e Tyler Hoechlin. Il suo ultimo romanzo è stato The Burnout, uscito nel 2023. Nel novembre 2022, dopo aver manifestato sintomi tra cui perdita di memoria, mal di testa e problemi di equilibrio, a Kinsella è stato diagnosticato un glioblastoma, per il quale non esiste una cura. Ha mantenuto la notizia riservata fino all’aprile 2024.
“Sono già sopravvissuta più della media. È così che ce la facciamo. Speriamo“, aveva detto. Dopo la diagnosi, ha scritto un racconto, What does it Ffeel like, su una donna con cinque figli affetta da tumore al cervello. “Ho pensato che la gente potesse essere curiosa di sapere cosa si prova ad affrontare tutto questo“, aveva raccontato in un’intervista.





