Garlasco, dodici marcatori su sedici per la “compatibilità” con Andrea Sempio: il puzzle incompleto del dna sotto le unghie di Chiara

Delitto di Garlasco: un nuovo accertamento genetico della perita Albani riporta l’attenzione su un aplotipo parziale, misto e non consolidato. Una traccia incompleta, compatibile con la linea familiare di Sempio.

Un aplotipo parziale misto, degradato e di bassa intensità e il cui risultato non è consolidato. Nonostante tutte queste riserve, però, il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi sarebbe compatibile con la linea maschile della famiglia Sempio.

Garlasco, l'indagato Andrea Sempio
Garlasco, dodici marcatori su sedici per la “compatibilità” con Andrea Sempio: il puzzle incompleto del dna sotto le unghie di Chiara (ANSA FOTO) – Notizie.com

Da ore le prime conclusioni della perita Denise Albani, incaricata dalla Procura della Repubblica di Pavia di effettuare diversi approfondimenti nell’ambito dell’incidente probatorio per la nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, sono alla ribalta dei media. Un nuovo indizio andrebbe a suffragare l’ipotesi di un coinvolgimento nell’omicidio di Chiara di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.

Com’è noto, Sempio è indagato per concorso in omicidio. Per il delitto è stato comunque già condannato in via definitiva Alberto Stasi, allora fidanzato di Chiara. Sulle analisi di Albani, però, è bene fare chiarezza. La perita ha proceduto ad un’analisi biostatistica e ha fornito tabelle su quella che potrebbe essere la percentuale statistica rispetto alla banca dati. Ha fornito la soglia utilizzata per la comparazione e dati tecnici da far leggere alle parti in vista dell’udienza dell’incidente probatorio del 18 dicembre.

La perita Albani: “Ciò che si può andare a evidenziare è un contesto familiare di appartenenza”

Non potrò mai dire, e ci tengo a sottolinearlo, – ha dichiarato a più riprese Albani – che quel profilo è di Tízio, perché è proprio concettualmente sbagliato essendo un aplotipo. Ciò che si può andare a evidenziare è un contesto familiare di appartenenza, ma sicuramente non si va a individuare una singola persona”. Ma cos’è un aplotipo parziale misto non consolidato?

Per aplotipo si intende un insieme di marcatori genetici ereditati insieme da un solo genitore. Nel caso delle unghie di Chiara, solo una parte di essi è stata rilevata. Altri sono o troppo deboli o impossibili da interpretare. Inoltre il dna proviene da più di un individuo e la traccia è danneggiata, con ogni probabilità a causa della decomposizione. La bassa intensità, inoltre, indica che il segnale è poco abbondante, al limite della rilevabilità.

Infine, il risultato non è consolidato. Ovvero, non è ripetibile e non è privo di ambiguità. La compatibilità tra il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi e la linea maschile della famiglia Sempio è di 12 marcatori su 16 previsti dal kit di biostatistica. “Ritengo comunque – ha spiegato Albani – che per chiudere il cerchio sia opportuno contestualizzando, e ripeto, ci tengo a sottolineare questa cosa, con tutte le criticità del caso, che non si possa ignorare totalmente il fatto che ci siano dei profili che comunque dei numeri li portino“.

Il risultato rovescia quanto aveva stabilito il genetista Francesco De Stefano, perito della Corte d’Appello bis che undici anni fa condannò Stasi. Il professore analizzò e scartò lo stesso dna perché “non consolidato”, fornendo i presupposti scientifici anche per la prima archiviazione di Andrea Sempio chiesta nel 2017 dall’allora procuratore aggiunto Mario Venditti, oggi sotto indagine per corruzione in atti giudiziari. Gli accertamenti di Albani hanno stabilito che le prove di laboratorio di De Stefano furono condotte con campioni non omogenei.

Garlasco, l’indagato Andrea Sempio: “Sono amareggiato”

Il 18 dicembre saranno le parti a discutere per quale ragione quella traccia biologica sia finita sulle mani di Chiara Poggi. Per contatto diretto, cioè, negli istanti del delitto del 13 agosto 2007, o da trasferimento da un altro oggetto toccato da Andrea Sempio in altri momenti in cui ha frequentato casa Poggi. Dal canto suo, l’indagato ha ribadito la propria innocenza e si è detto “amareggiato”.

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Le indiscrezioni riguardano meri dati biostatistici e non una perizia completa. Anche ove fossero stati correttamente interpretati, non saremmo né sorpresi né preoccupati. Sarebbe solo confermato quanto sostenevano, cioè che non è una comparazione individualizzante e, soprattutto che il dna è misto. Quindi se venisse confermato che l’autore dell’omicidio è uno non avrebbe già per questo valore probatorio”, ha fatto sapere il pool di difensivo di Andrea Sempio, gli avvocati Liborio Cataliotti e Angela Tccia con i consulenti Marina Baldi e Armando Palmegiani.

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