Si parla di una perdita complessiva di oltre 144 milioni di dollari. Un paradosso per il tycoon newyorkese che ha costruito la propria immagine proprio sul mattone.
In un colpo solo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha “cancellato” oltre 144 milioni di dollari dall’ipotetico valore di mercato della Casa bianca. 
È quanto emerge da una curiosa analisi effettuata da Enness Global, una società di intermediazione finanziaria specializzata in finanziamenti di alto valore, come mutui e prestiti. “Questo ci ricorda – hanno fatto sapere dalla società – che anche le case più famose al mondo non sono immuni da decisioni progettuali dannose”. L’indagine è stata svolta dopo che Trump ha dato il via libera ad una serie di ristrutturazioni della dimora presidenziale.
Alla fine di ottobre è partita la demolizione dell’ala est dell’edificio, costruita nel 1902. Lo scopo è costruire una nuova sala da ballo da 8.400 metri quadrati. Per Trump, infatti, la sala che poteva ospitare circa 200 persone, fosse troppo piccola. Il presidente ha dichiarato che la nuova sala da ballo, che costerà 250 milioni di dollari, potrà ospitare 999 persone. Tradizionalmente l’ala est è anche la base operativa della first lady degli Stati Uniti.
Trump, uno stile fortemente personalizzato e controverso
Non si tratta peraltro dell’unica trasformazione voluta dal tycoon. Si stima che la ripavimentazione dello storico Rose Garden ridurrà il valore della Casa bianca di circa il 15%, sulla base di un valore stimato di 575,7 milioni di dollari. Ciò equivale a una perdita di 86,3 milioni di dollari. La demolizione di una parte dell’ala est e la rimozione delle caratteristiche d’epoca comporterà un ulteriore calo del 2,5 percento, riducendone il valore di altri 14,4 milioni di dollari.
Ristrutturare la residenza con uno stile fortemente personalizzato e controverso comporta in genere una perdita di circa il 4%, che equivale a un’ulteriore perdita di valore di 23 milioni di dollari. Si ritiene che un disordine eccessivo, come si vede nelle immagini pubblicate recentemente dello Studio ovale, possa ridurre il valore di un ulteriore 3,6%. Per un totale di oltre 20 milioni di dollari. Nel complesso, le modifiche ridurrebbero il valore di mercato stimato della Casa bianca di circa 144,5 milioni di dollari. Un calo di quasi il 25%. 
Enness Global ha poi segnalato la tendenza degli americani benestanti ad accelerare il loro spostamento verso gli immobili a Londra. Qui sarebbero attratti dai vantaggi valutari, dalle imposte effettive più basse rispetto a New York e dal valore relativo offerto nel prestigioso centro di Londra, dove il mercato è ancora all’inizio del suo ciclo di ripresa. Durissimi colpi per l’attuale presidente Usa, vista la sua lunga carriera da immobiliarista nel cuore di Manhattan, a New York.
“Gli acquirenti statunitensi stanno ridistribuendo i capitali a livello internazionale in un modo che non si vedeva da diversi anni, e Londra è uno dei principali beneficiari. – ha detto Islay Robinson, ceo di Enness Global – I clienti ci dicono di volere stabilità, opportunità e diversificazione al di fuori del contesto politico e fiscale statunitense. La forza della valuta, la posizione iniziale di Londra nel ciclo economico e le opzioni finanziarie competitive stanno creando un contesto interessante”.





