Aveva creato un sistema infallibile per truffare gli automobilisti. Ma si è tradito così…

Una vicenda singolare ha messo in luce i rischi di fidarsi troppo della fretta e delle apparenze in città. UN sistema infallibile e tanti automobilisti truffati.

In ogni città, tra traffico e routine quotidiana, esistono storie che sorprendono per la loro stranezza. Talvolta non si tratta di grandi eventi, ma di piccoli inganni capaci di insinuarsi nella vita di tutti i giorni. Quando ciò avviene, l’effetto è tanto più forte perché colpisce nel momento meno atteso: mentre si parcheggia, mentre si torna a casa o quando si pensa solo a rispettare i tempi.

vigile che multa auto in sosta
Aveva creato un sistema infallibile per truffare gli automobilisti. Ma si è tradito così… ( Notizie.com)

È proprio in questi frangenti che la distrazione diventa un varco, e qualcuno prova a sfruttarlo. L’illusione si costruisce su carte, simboli e sigle che richiamano un’apparenza di ufficialità. Bastano pochi dettagli, la giusta scenografia e il gioco sembra fatto. Ma la realtà, spesso, trova sempre un modo per svelarsi. E così accade che una trama costruita con cura finisca per sgretolarsi per un particolare apparentemente insignificante.

Il piano perfetto smascherato da un dettaglio banale

Un finto agente piazzava false multe a Firenze per spillare denaro agli automobilisti distratti. Fermato dalla Polizia di Stato, aveva con sé 142 verbali contraffatti e un Qr code collegato a conti privati.

È successo a Firenze: un 42enne, senza alcuna qualifica, si aggirava tra le auto in sosta lasciando sul parabrezza verbali contraffatti. In tasca aveva ben 142 verbali, copie grossolane dei moduli reali, con il giglio stampato ma caratteri e formati sbagliati, persino un refuso clamoroso sulla parola “dispozitivo”.

Il motore della truffa era un Qr code che, anziché rimandare alla piattaforma PagoPA, indirizzava a una pagina web con due opzioni di pagamento: PayPal e carte, entrambe collegate a conti privati. Il comportamento è stato notato da alcuni cittadini, insospettiti dal fatto che non verificasse orari o ticket. La chiamata al 112 ha fatto intervenire una volante della Polizia di Stato, che lo ha bloccato e identificato. Per lui è scattata la denuncia a piede libero per tentata truffa aggravata continuata e falsità materiale commessa da privato in atto pubblico; le indagini proseguono per escludere una rete più ampia.

agente che multa donna in auto con viso triste
Il piano perfetto smascherato da un dettaglio banale ( Notizie.com)

Secondo quanto emerso, l’uomo agiva perlopiù in aree residenziali e vicino agli snodi della sosta, colpendo file di vetture in pochi minuti. Automobilisti, trovando quella carta, potevano cedere all’effetto urgenza: le istruzioni per il pagamento “entro 5 giorni” e l’invito a usare il Qr code bastavano a dare credibilità. I dettagli lo tradivano: formati non omogenei, intestazioni difformi, e soprattutto l’assenza di riferimenti istituzionali alla Polizia di Stato o al Comune, sostituiti da link accorciati verso gateway di pagamento privati.

Gli investigatori stanno vagliando i trascorsi del 42enne, che risulta incensurato, e ricostruendo gli spostamenti degli ultimi giorni per capire se altre aree della città siano state interessate. In parallelo, dagli uffici comunali è arrivato un nuovo richiamo all’attenzione: i verbali autentici riportano loghi, numeri di protocollo e indicazioni chiare su PagoPA, mai su PayPal o su carte intestate a soggetti privati. Un altro indizio è la lingua: refusi come “dispozitivo” o termini impropri sono campanelli d’allarme.

Determinante è stata la reazione dei cittadini che hanno segnalato l’anomalia. La volante intervenuta ha trovato l’uomo ancora in zona, con la borsa piena di moduli già compilati e spazi per l’importo “ridotto” pronti da riempire. Nelle prossime ore gli atti finiranno sul tavolo della Procura; gli inquirenti valuteranno eventuali collegamenti con episodi simili registrati in passato e non escludono che altri automobilisti abbiano già effettuato versamenti sui conti privati indicati. In caso di sospetto, la raccomandazione è di verificare sempre il canale ufficiale, evitare trasferimenti istantanei e contattare le forze dell’ordine prima di procedere al pagamento.

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