Il costo della bolletta elettrica sta per scendere del 7,6% per circa tre milioni di clienti che si trovano nel mercato libero.
La notizia arriva dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e riguarda circa tre milioni di utenti in tutta l’Italia che si trovano nel mercato libero ed hanno il diritto di passare alla Maggior Tutela.
L’abbassamento dei prezzi però, non riguarda tutti, ma solo i tre milioni di clienti vulnerabili serviti in Maggior Tutela. Nello specifico si tratta degli utenti con consumi di 2mila chilowattora e potenza di 3kW.
La diminuzione rispetto ai tre mesi precedenti è dovuta principalmente alla riduzione della spesa per l’energia e della componente di dispacciamento, che sono calate rispettivamente del 5 e del 2,2%. Anche la componente di perequazione PPE ha registrato un cambiamento negativo dello 0,4%. Tutti gli oneri di sistema resteranno però invariati.
Gli incentivi previsti
Arera ricorda che, come previsto nel decreto bollette, chi ha un Isee fino a 25mila euro otterrà in automatico un contributo straordinario di 200 euro, che è possibile cumulare con il Bonus sociale destinato alle famiglie con Isee fino a 9.350 euro (o fino a 20mila nel caso di famiglie numerose).
Per ricevere in automatico il Bonus sociale o questo contributo straordinario, bisognerà presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica oppure in Isee entro il 31 dicembre 2025.
L’Autorità stima che la spesa annuale tipo per un cliente in regime di Maggior Tutela sarà circa 608,72 euro tra gennaio e dicembre 2025, rispetto ai 498,10 euro dello stesso periodo del 2024: un aumento del 22,2%.
A partire dal primo ottobre di quest’anno, il prezzo di riferimento per il cliente tipo dell’energia elettrica sarà di 28,75 centesimi di euro al chilowattora, tasse incluse. Ecco com’è suddiviso:
- 14,25 centesimi per i costi di approvvigionamento dell’energia, in riduzione del 13,1& rispetto ai tre mesi precedenti.
- 2,24 centesimi per la commercializzazione al dettaglio. Questa sezione resta invariata.
- 6,28 centesimi per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione e qualità. Anche in questo caso non si registrano variazioni rispetto ai tre mesi precedenti.
- 3,31 centesimi di euro di spesa per gli oneri di sistema (nessuna variazione)
- 2,85 centesimi di imposte che comprendono l’Iva e le accise. In questo caso si registra una diminuzione del 7,1% rispetto al terzo semestre del 2025.