Il sì dell’Italia allo Stato di Palestina, ma a due condizioni: cos’ha detto Giorgia Meloni all’Onu

Israele a Gaza ha superato il limite della proporzionalità”. Giorgia Meloni all’Onu: “Sì allo Stato della Palestina” ma a queste condizioni. Il discorso della premier.

La reazione di Israele all’attacco del 7 ottobre, la guerra in Ucraina, l’appello alla pace, il piano Mattei. Sono tutti i temi affrontati dalla premier italiana Giorgia Meloni nel discorso tenuto all’Assemblea Generale Onu al Palazzo di Vetro a New York.

Giorgia Meloni prima del discorso all'Onu
Il sì dell’Italia allo Stato di Palestina, ma a due condizioni: cos’ha detto Giorgia Meloni all’Onu (Ansa Foto) – notizie.com

Ha citato Papa Francesco dicendo che il mondo sta vivendo una “terza guerra mondiale combattuta a pezzi”, in riferimento ai principali conflitti in corso in Ucraina e a Gaza. “Viviamo una fase storica accelerata, complessa, ricca di opportunità, ma anche densa di pericoli, sospesi tra guerra e pace”.

Un mondo cambiato, “diverso”, dai tempi della nascita dell’Onu, nata con l’obiettivo di garantire la pace. Poi la critica: “Ci siamo riusciti? La risposta è nella cronaca ed è impietosa. Pace, dialogo, democrazia non riescono più a convincere e a vincere”. Parole dure, quelle di Giorgia Meloni, che per certi versi ricordano quelle di Donald Trump di poche ore prima.

Al termine dell’intervento la premier è tornata in aereo a Roma, ma le sue parole, proprio come quelle del capo della Casa Bianca, rimbombano ancora nel Palazzo di Vetro a New York. L’architettura dell’Onu è “inadeguata”, è necessaria una riforma.

Gaza, la soluzione italiana: “Sì allo Stato di Palestina, ma senza Hamas e dopo il rilascio degli ostaggi”

Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano in merito al riconoscimento dello Stato di Palestina: il sì, a due condizioni. La prima, il rilascio degli ostaggi israeliani, la seconda, che Hamas si faccia da parte nel processo di costruzione verso il riconoscimento.

Per Meloni Israele ha superato il limite di proporzionalità nella risposta all’attacco del 7 ottobre. Si è difeso avendo ragione, ma poi Tel Aviv ha “superato quel limite e su questo limite ha finito con l’infrangere norme umanitarie causando una strage di civili“. Questa scelta è “inaccettabile” per l’Italia, che per questo voterà a favore “su alcune sanzioni proposte dall’Ue nei confronti di Israele”.

La premier ha ricordato che la soluzione due popoli due Stati è “storica” per l’Italia e “non è mai cambiata“. Israele non ha “il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cirsgiordania al fine di impedirlo”.

Palazzo di Vetro a New York
Gaza, la soluzione italiana: “Sì allo Stato di Palestina, ma senza Hamas e dopo il rilascio degli ostaggi” (Ansa Foto) – notizie.com

La questione palestinese per l’Italia si può risolvere con “un piano serio per il rilascio degli ostaggi, un cessate il fuoco permanente, l’esclusione di Hamas da ogni dinamica di governo in Palestina, il graduale ritiro di Israele da Gaza, l’impegno della comunità internazionale nella gestione della fase successiva al cessate il fuoco, fino alla realizzazione della prospettiva dei due Stati”.

Meloni ha definito “interessanti le proposte che il presidente degli Stati Uniti ha discusso con i Paesi arabi in queste ore”, ed ha offerto l’aiuto dell’Italia.

Ucraina: “La Russia ha violato il diritto internazionale”

La premier ha pronunciato parole dure nei confronti della Russia, responsabile della guerra in Ucraina: “Ha deliberatamente calpestato l’articolo 2 della carta Onu e ancora oggi non si mostra disponibile a sedere al tavolo della pace con effetti destabilizzanti”.

Meloni rivendica il Piano Mattei: “Servono nuove convenzioni su asilo e migrazione”

E sul tema dell’immigrazione, l’Onu “non può voltarsi dall’altra parte”. Al contrario “deve unirsi nel contrastare il fenomeno del traffico degli esseri umani”. Meloni ha poi rivendicato il piano Mattei per l’Africa, un modello “senza secondi fini, a differenza di altri attori”.

Giorgia Meloni seduta tra i banchi dell'Onu
Meloni rivendica il Piano Mattei: “Servono nuove convenzioni su asilo e migrazione” (Ansa Foto) – notizie.com

“Non ci interessa sfruttare il Continente per le ricchissime materie prime che possiede. Ci interessa invece, che l’Africa prosperi processando le sue risorse, dando lavoro, e una prospettiva alle sue energie migliori, potendo contare su governo stabili e società dinamiche e sicure”.

Allo stesso modo, le convenzioni in tema di migrazione e asilo sono superate, “sancite in un’epoca nella quale non esistevano migrazioni irregolari di massa, e non esistevano i trafficanti di esseri umani”. Per questo, aggiunge la premier, ne servono di nuove.
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