Alcuni droni sono stati avvistati nei cieli di Oslo e Copenaghen nella tarda serata di lunedì 22 settembre. Sono scomparsi da soli. Zelensky accusa la Russia. Cosa sappiamo finora.
L’aeroporto di Copenaghen è stato riaperto alle 9 italiane, cinquanta voli sono stati cancellati e molti altri sono stati deviati.

Ore di caos negli aeroporti di Oslo e Copenaghen, a causa di 3 o 4 droni di grandi dimensioni che hanno iniziato a sorvolare i cieli per diverse ore. Circa cinquanta voli sono stati cancellati e molti altri sono stati deviati in altri scali. L’aeroporto danese di Kastrup, il più grande del Paese, è stato riaperto intorno alle 9 ore italiane, le 7 ora locale.
Altri voli sono stati deviati anche in Svezia, a Malmo e a Goteborg. Anette Ostenfeldt, portavoce della polizia, ha confermato che i droni “di grandi dimensioni, non da hobby”, si sono mossi dentro e fuori dalla zona dello scalo. Secondo altre fonti si sarebbero alzati in volo alcuni elicotteri.
In Norvegia invece, i droni avrebbero sorvolato un’area militare presso la Fortezza di Akershus intorno alle 21 di lunedì 22 settembre. A scoprirli, la Difesa del Paese. Secondo alcune informazioni al momento non ufficiali, due persone sarebbero state arrestate e sarebbero cittadini stranieri.
Non è ancora possibile fare collegamenti tra i due episodi. I droni, come ha fatto sapere Flightradar24, si sono allontanati da soli e non è chiaro dove siano andati. A dirlo è stato il vice ispettore della polizia Jakob Hansen: “Stiamo cercando di scoprire che tipo di droni di trovavano nei pressi dell’aeroporto e da dove provengono. Saranno attuate diverse misure”.
Hansen ha spiegato che l’allarme è scattato intorno alle 20.30 di lunedì, quando la polizia di Copenaghen ha ricevuto una notifica di Naviair, l’ente che gestisce e controlla il traffico aereo. In questo avviso veniva comunicata la chiusura dello spazio aereo. Così, la polizia è giunta sul posto e le indagini sono ancora in corso in collaborazione con il PET e le forze armate danesi.
“Droni controllati da un operatore capace”
Secondo il capo della polizia Danese Jens Jespersen, questi droni erano controllati da “un operatore capace”.
E per questo si fa spazio l’ipotesi avanzata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nelle prime ore di lunedì 23 settembre: dietro questa nuova violazione dello spazio aereo di un Paese europeo, potrebbe essere ancora una volta, opera della Russia. L’episodio è avvenuto infatti, mentre da giorni Mosca è accusata di aver sorvolato i cieli della Polonia, dell’Estonia e della Romania.
“Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati – sia Stati che istituzioni – alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni“, ha detto Zelensky.
“Si tratta di qualcuno che ha le capacità, la volontà, gli strumenti per mettersi in mostra in questo modo”, ha spiegato ancora Jespersen, aggiungendo che tuttavia è preso per dire che gli episodi in Danimarca e Norvegia siano collegati. E alla domanda dei giornalisti sulla pista russa ha risposto semplicemente che sono in corso le indagini.
“Il numero, le dimensioni, le rotte di volo, il tempo trascorso sopra l’aeroporto. Tutto questo, insieme, indica che si tratta di un attore capace. Quale capace attore, non lo so”, ha specificato ancora Jespersen parlando con i cronisti.
I droni a Copenaghen provenivano da direzioni diverse, con le luci di navigazione spenti. E come già detto, sono scomparsi dopo alcune ore, da soli. “Non li abbiamo abbattuti”, ha detto la polizia.
In queste ore le autorità di Oslo e Copenaghen stanno collaborando nelle indagini. Nella capitale norvegese sono due i droni avvistati, come ha fatto sapere Monica Fasting, portavoce delle autorità.
I servizi militari e di intelligence di entrambi i Paesi sono stati mobilitati. E questa settimana parteciperanno alle esercitazioni militati Nato Neptune Strike 25-3, ovviamente programmate prima di questi episodi. Si svolgeranno nel mar Baltico e nel Mare del Nord, con la partecipazione della portaerei americana General Ford.