Perché sono stati gli F-35 italiani a intercettare i Mig russi in Estonia: l’Enhanced Air Policing della Nato

Tre Mig russi hanno invaso nelle scorse ore lo spazio aereo dell’Estonia. Ecco perché ad intercettarli sono stati gli F-35 italiani.

L’Estonia ha reso noto che tre caccia russi sono entrati nel suo spazio aereo senza autorizzazione. Tallinn ha quindi convocato un diplomatico russo per protestare. L’incursione sarebbe durata 12 minuti ed è stata interrotta solo dall’intervento di tre F-35 italiani in forza alla Nato.

Un aereo F-35 e due militari
Perché sono stati gli F-35 italiani a intercettare i Mig russi in Estonia: l’Enhanced Air Policing della Nato (ANSA FOTO) – Notizie.com

Si tratta della quinta volta nel solo 2025 che la Russia viola lo spazio aereo estone, ma il Ministro degli Esteri ha definito questo incidente come “senza precedenti”. La violazione dello spazio aereo è avvenuto poco più di una settimana dopo che gli aerei dell’Alleanza atlantica hanno abbattuto droni russi sulla Polonia, sollevando preoccupazioni per le possibili conseguenze della guerra in Ucraina.

Il Ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha affermato che il governo ha deciso di “avviare consultazioni tra gli alleati” ai sensi dell’articolo 4 della Nato, che afferma che: “Le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una qualsiasi delle Parti siano minacciate“.

Mig russi in Estonia: “Una provocazione estremamente pericolosa”

L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Kaja Kallas ha definito l’incursione “una provocazione estremamente pericolosa” che “aggrava ulteriormente le tensioni nella regione“. I caccia russi Mig-31 sono entrati nello spazio aereo estone nell’area di Vaindloo, una piccola isola situata nel golfo di Finlandia nel mar Baltico.

I caccia non avevano piani di volo, i loro transponder erano spenti e non erano in comunicazione radio bidirezionale con i servizi di traffico aereo estoni. Gli F-35 dell’Aeronautica militare italiana, attualmente schierati nell’ambito della missione Nato di polizia aerea del Baltico, sono intervenuti prontamente. I caccia dell’Alleanza atlantica decollano centinaia di volte ogni anno per intercettare aerei.

Un aereo F-35
Mig russi in Estonia: “Una provocazione estremamente pericolosa” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Spesso si tratta di aerei da guerra russi nell’Europa nord-occidentale che volano troppo vicini allo spazio dei Paesi membri. Ma è molto raro che attraversino il confine. Decine di jet della Nato sono in allerta 24 ore su 24 in tutta Europa. Roma partecipa alla missione di sorveglianza Nato dello spazio aereo dei Paesi Baltici, ovvero Estonia, Lettonia e Lituania. Gli F-35 sono in allerta costantemente per rispondere in maniera rapida (tecnicamente, si parla di Qra, ovvero di Quick reaction alert) ad eventuali intrusioni aeree.

I protocolli Nato prevedono che un velivolo non rispetta le regola quando non ha piani di volo, ha il transponder spento e non c’è comunicazione. Quando scatta la Qra gli aerei Nato decollano per intercettare i velivoli intrusi, li identificano visivamente e li scortano fuori dallo spazio aereo protetto. Gli F-35 italiani sono caccia di quinta generazione, dotati di tecnologia stealth, sensori avanzati, avionica integrata, capacità di rete con altri assetti. I caccia del nostro Paese fanno parte del dispositivo Enhanced Air Policing in Polonia presso la base di Malbork e della missione Baltic Eagle III in Estonia.

Gestione cookie