Un detenuto si rifiuta di stare nella stessa sezione con Filippo Turetta e lo aggredisce nel carcere di Verona

Filippo Turetta, condannato in primo grado per l’uccisione di Giulia Cecchettin, è stato aggredito da un altro detenuto a Verona. Cosa è accaduto.

L’aggressione è avvenuta ad agosto nella quarta sezione del carcere di Montorio, dove il giovane è stato trasferito dopo aver trascorso un periodo nella sezione protetta. L’altro detenuto sta scontando una condanna definitiva per omicidio e tentato omicidio.

Filippo Turetta in Tribunale
Un detenuto si rifiuta di stare nella stessa sezione con Filippo Turetta e lo aggredisce nel carcere di Verona (Ansa Foto) – notizie.com

Filippo Turetta è recluso nel carcere veronese di Montorio dopo la condanna in primo grado della Corte d’Assise di Venezia per l’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin. Il giovane ha prima trascorso un periodo in una sezione protetta, poi è stato trasferito nella quarta sezione della struttura detentiva con altri detenuti.

L’episodio risale ad agosto, è stato reso noto solo giovedì 18 settembre dal quotidiano L’Arena ed è stato confermato dalla polizia penitenziaria. L’aggressore è un altro carcerato di cinquantacinque anni, che si trova in carcere per scontare una condanna definitiva per omicidio e tentato omicidio.

Secondo il racconto, alcuni giorni prima avrebbe espresso un disappunto per la presenza di Filippo Turetta nella sua stessa sezione. Poi lo avrebbe colpito con un pugno. Dopo l’episodio, è stato trasferito in cella di isolamento per quindici giorni.

Una settimana dopo, è stato spostato in una cella singola che era stata danneggiata dal detenuto che l’aveva occupata prima di lui. Così, il responsabile dell’aggressione avrebbe nuovamente chiesto il trasferimento, rifiutandosi di bere, mangiare e di prendere i farmaci che gli sono stati prescritti: un atto di protesta.

Le parole dell’avvocato Giovanni Caruso

Anche Giovanni Caruso, difensore di Turetta, avrebbe confermato l’episodio a Fanpage.it, spiegando però di esserne venuto a conoscenza anche lui solo nella mattinata di giovedì 18 settembre.

Secondo il legale, si sarebbe trattato di un unico momento di violenza, che potrebbe essere spiegato col fatto che la storia di Giulia Cecchettin ha sconcertato l’opinione pubblica.

Giovanni Caruso, avvocato di Filippo Turetta
Le parole dell’avvocato Giovanni Caruso (Ansa Foto) – notizie.com

Come detto, Filippo Turetta, reo confesso per l’omicidio della studentessa di Vigonovo avvenuto nel 2023, il 25 novembre 2024 è stato condannato all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Venezia.

I giudici hanno escluso l’aggravane della crudeltà, collegando all’inesperienza le settantacinque coltellate inferte al corpo di Giulia Cecchettin. “Non aveva la competenza e l’esperienza per infliggere sulla vittima colpi più efficaci. Idonei a provocare la morte della ragazza in modo più rapido e pulito”.

QUI LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DI PRIMO GRADO A FILIPPO TURETTA

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