Erika Kirk, vedova di Charlie, è la nuova leader e ceo di Turning Point Usa, l’organizzazione fondata dal marito assassinato lo scorso 10 settembre. Ecco cosa sta accadendo.
“Prometto che farò di Turning Point Usa la cosa più grande che questa nazione abbia mai visto”. È la promessa di Erika, la vedova di Charlie Kirk, eletta in queste ore all’unanimità del consiglio d’amministrazione leader e ceo dell’’organizzazione.
Non sarà per nulla semplice gestire l’eredità dell’attivista conservatore ucciso il 10 settembre scorso in un campus dello Utah. Ma Turning Point, il gruppo fondato da Charlie per mobilitare i giovani conservatori cristiani, è letteralmente esploso dopo il brutale omicidio. Podcast e social media hanno attirato milioni di nuovi follower, e in tutti gli Stati Uniti sono già previsti migliaia di eventi nelle università.
“Il movimento creato da mio marito non morirà”, ha detto Erika Kirk, ex Miss Arizona 2012, imprenditrice, podcaster, modella, attrice e direttrice di casting. La donna ha una sua linea di abbigliamento, Proclaim, e molte volte ha affiancato il marito nel corso degli eventi di Turning Point. “Erika è tutt’uno con Charlie e Charlie è tutt’uno con Erika”, ha fatto sapere Tyler Bowyer, direttore operativo del gruppo. Sono molti gli interessi che ruotano attorno a Turning Point, all’interno della galassia Maga, il movimento repubblicano Make America great again.
Turning Point, le università e le raccolte fondi
All’organizzazione è stato attribuito il merito di aver contribuito a riportare alla Casa bianca il presidente Donald Trump. Lo avrebbe fatto attraverso un gruppo affiliato, Turning Point Action, spingendo alle urne gli elettori indecisi di Arizona, Michigan e Wisconsin.
Nelle università americane l’organizzazione promuove cause conservatrici, ed è un colosso nella raccolta fondi. Le due principali divisioni no-profit del gruppo hanno raccolto complessivamente quasi 100 milioni di dollari nel solo 2024.
Da quando Kirk è stato ucciso il suo podcast risulta il programma più seguito sulla piattaforma Apple, gli account sui social media hanno guadagnato milioni di follower e i video hanno ottenuto milioni di visualizzazioni. Turning Point ha ricevuto oltre 60mila richieste per avviare nuove sezioni nelle scuole, oltre alle 3.500 già attive nei campus universitari e negli istituti superiori di tutto il Paese. Kirk è stato ucciso durante una tappa del suo tour nei campus americani, ma il giro proseguirà per tutto l’autunno.
Verrà mantenuto in vita il podcast che ha reso celebre Charlie Kirk e uno degli eventi principali di Turning Point, America Fest, è già previsto per dicembre. A supportare il tutto in prima persona c’è il vicepresidente degli Stati Uniti Jd Vance, amico di Charlie, che ha trasportato la sua bara dallo Utah all’Arizona a bordo dell’Air Force Two. Vance è stato ospite del programma radiofonico di Kirk. Il numero due di Trump ha trascorso due ore al microfono: “Dobbiamo assicurarci che la prossima generazione di giovani si senta sicura e coraggiosa di esprimere la propria opinione e di dire la verità“.