Tra pochi giorni a Marano, in provincia di Napoli, verrà presentato il progetto sperimentale Autismo & Caffè, dedicato ai ragazzi con il disturbo Asd. Le parole di chi sta portando avanti l’iniziativa.
“Per noi i ragazzi con autismo devono avere una collocazione all’interno della società fino all’indipendenza, non essere chiusi nei centri. Possono essere una risorsa per il territorio, ed è proprio questa la nostra mission”.
Parla così Diego Mancini, presidente dell’Associazione Tutela la salute, in esclusiva per Notizie.com. L’Aps presenterà tra pochi giorni in provincia di Napoli il progetto Autismo & Caffè, una iniziativa sperimentale e completamente gratuita destinata ai giovani con disturbo dello spettro autistico. Secondo gli ultimi dati delle autorità sanitarie, in Italia un bambino su 77 (nella fascia d’età 7-9 anni) è autistico.
Una condizione che espone i ragazzi al rischio di non trovare mai posto nel mondo del lavoro. Attualmente fino al 90% degli adulti autistici risulta infatti disoccupato. Ma partiamo dalla base. Quando si parla di autismo, o disturbo dello spettro autistico (Asd), si intende una condizione neurologica che influisce sulla comunicazione, sul linguaggio, sulle interazioni, sui comportamenti di una persona. Può manifestarsi in molte forme, da più lievi a molto complesse. Non è però una malattia, ma una condizione di neurodiversità.
Autismo, migliaia di famiglie in difficoltà in Italia
In tutta Italia ci sono migliaia di famiglie in difficoltà. Le terapie sono costose, i fondi statali limitati, e il futuro dei ragazzi che compiono 18 anni appare racchiuso dalle mura dei centri dedicati. Tutela la salute qualche tempo fa ha portato avanti il progetto Una pizza per l’autismo, sviluppato con la Pizzeria sociale Zeroottantuno di Napoli, che ha permesso a ragazzi e ragazzi di interfacciarsi con il mondo del lavoro, ricevere una formazione continua ed infine essere anche assunti.
Autismo & Caffè è dunque la naturale prosecuzione dell’iniziativa, e sarà presentata ufficialmente il 22 settembre. I ragazzi autistici avranno l’opportunità di entrare a far parte dello staff del Gioia Caffè, a Marano e a Mugnano. Dopo una prima fase di formazione, della durata di sei mesi, per i partecipanti si aprirà la possibilità di firmare un contratto ed essere assunti.
Nello specifico, con la Its Academy Bact, un istituto di alta specializzazione di Napoli, è stato strutturato un corso di addetto al bar. Due classi di ragazzi, anche grazie ai fondi del Pnrr, sono state registrate sulla piattaforma regionale. Dalla teoria si passa dunque alla pratica e, al termine del percorso, i giovani verranno remunerati, ma non solo. È previsto anche un esame per il rilascio di un attestato utilizzabile a tutti gli effetti come requisito di formazione per occupazioni future. La stessa caffetteria Gioia dell’imprenditrice Letizia Prestigiacomo, assumerà una parte dei ragazzi.
“Siamo un’associazione senza scopo di lucro, non abbiamo nemmeno la quota di iscrizione. – ci ha spiegato il presidente Mancini – Ci autofinanziamo da tutto ciò che arriva dal 5 per mille e dalle donazioni. Non abbiamo nessuna forma politica, e alla presentazione dell’iniziativa non ci sarà alcun politico, nonostante siano stati in tanti a contattarci. A noi interessa supportare questi ragazzi perché ci crediamo, la nostra missione è questa. Noi crediamo che questi ragazzi abbiano potenzialità che, se messe in campo, possono fare la differenza. Lo stanno dimostrando in pizzeria e lo dimostreranno sicuramente nella caffetteria”.
Mancini in esclusiva per Notizie.com: “Le risorse statali sono limitate”
Giovedì 25 settembre i rappresentanti dell’associazione saranno in Senato, invitati dalla vicepresidente Mariolina Castellone, per parlare del progetto, tra le iniziative sperimentali meritevoli. Parallelamente per i più piccoli, è in atto anche un altro progetto di teatro e musica, che vedrà l’ultima fase a dicembre.
“Oggi in Italia ogni 77 ragazzi ce n’è uno ragazzo con autismo, e le statistiche sono in aumento. – ha detto Mancini – Negli Stati Uniti il rapporto è di uno ogni 34. Un bambino viene riconosciuto come autistico tra i due ed i tre anni, ed ha un percorso di vita fino ai 18 anni con grosse difficoltà sia per le risorse economiche sia per la gestione familiare. Le risorse statali sono limitate e i ragazzi devono rimanere in terapia per anni e spesso i genitori devono pagarla a proprie spese. La gestione familiare è poi complessa, e abbiamo assistito anche a divorzi”.
Stando a quanto dichiarato dal presidente dell’associazione, a 18 anni, arrivato all’età adulta, il ragazzo autistico non riceve più nessun tipo di assistenza, viene catalogato come paziente psichiatrico e gli viene offerto di rimanere in un centro. “Per noi i ragazzi – ha affermato Diego Mancini – devono avere una collocazione all’interno della società fino all’indipendenza. Può essere una risorsa per il territorio, ed è proprio questa la nostra mission. Autismo & Caffè è nato anche grazie all’imprenditrice Letizia Prestigiacomo che ha visto ciò che abbiamo fatto in pizzeria e ci ha chiesto di fare lo stesso in caffetteria”.
L’iniziativa nasce in un contesto complicato, in quella provincia partenopea troppo spesso soffocata dalla criminalità organizzata. Marano di Napoli detiene il singolare record di scioglimenti del consiglio comunale per presunte infiltrazioni della camorra. Il Ministero dell’Interno è intervenuto per cinque volte dal 1991, l’ultima all’inizio di settembre.
“Viviamo in un contesto molto difficile. – ha concluso Mancini – Marano è sulle cronache quotidianamente, ma noi vogliamo dimostrare tutti i giorni anche su un territorio così complesso ci sono associazioni come la nostra che tentano di portare avanti iniziative insieme ad altre persone altrettanto oneste come gli imprenditori che portano un loro contributo“.