Tra preoccupazione da parte dei governi, dimissioni e allontanamenti, prosegue il viaggio della Global sumud flotilla, la spedizione umanitaria che sta cercando di raggiungere Gaza.
Diverse questioni interne starebbero minando il cima di serenità della Global sumud flotilla, la missione umanitaria internazionale che sta cercando di raggiungere la Striscia di Gaza per portare aiuti alla popolazione assediata da Israele.
Al momento la flotta ha raggiunto le acque internazionali dove si sono aggiunte le imbarcazioni partite dai porti tunisini. Dopo il congiungimento con altre imbarcazioni italiane il viaggio verso Gaza proseguirà. “La flotta partita da Barcellona è già in mare, – hanno fatto sapere dalla Gsf – altre imbarcazioni tunisine stanno salpando a più riprese. Ci riuniremo in mare aperto e proseguiremo insieme per incontrare le navi italiane e greche”.
L’attivista svedese Greta Thunberg si è dimessa nelle scorse ore dal comitato direttivo della Global sumud flotilla e ha lasciato la Family Boat, che ospita proprio i vertici della missione. La ragazza si è trasferita quindi su un’altra imbarcazione, la Alma. Sul sito ufficiale Gsf il suo nome è scomparso dalla lista dei membri del direttivo. Il dissidio sarebbe legato a una comunicazione troppo incentrata sulle vicende interne della flottiglia e non abbastanza sul genocidio in Palestina.
La Family Boat è una delle due barche della Gsf colpite da un presunto attacco di droni
“Tutti abbiamo un ruolo. – ha dichiarato Greta – Il mio non sarà nel comitato direttivo, ma come organizzatrice e partecipante“. Nei giorni scorsi la Family Boat è stata una delle due barche colpite da un presunto attacco effettuato con droni, al largo della Tunisia. Prima della partenza della Flotilla, inoltre, era stata allontanata dalla missione la giornalista de La Stampa Francesca del Vecchio. Il caso aveva avuto un forte impatto mediatico. La reporter era stata accusata di aver compromesso con i suoi articoli la sicurezza della spedizione.
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“Dieci edifici dell’Unrwa – si legge in uno degli ultimi aggiornamenti Telegram della Gsf – sono stati distrutti a Gaza nel tentativo deliberato di cancellare le linee di sostegno umanitario. Ogni giorno è una nuova sfida per il popolo palestinese, che continua a soffrire sotto l’assedio illegale di Israele. Questo è il motivo per cui navighiamo”. L’Unrwa è l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente.
Molti governi, intanto, stanno esprimendo preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti alla Global sumud flotilla. I Ministeri degli Esteri di Bangladesh, Brasile, Colombia, Indonesia, Irlanda, Irlanda, Malesia, Maldive, Messico, Pakistan, Qatar, Oman, Slovenia, Sudafrica, Spagna e Turchia hanno firmato congiuntamente una lettera che invita “tutte le parti ad astenersi da qualsiasi azione illegale o violenta contro la Flottiglia e a rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario”.
Attualmente Israele, in guerra contro il gruppo di Hamas nella Striscia, sta lanciando un ulteriore assalto a Gaza City. Non è chiaro ciò che accadrà quando le barche della Flotilla raggiungeranno le acque al largo della Striscia. “Chiediamo al governo italiano – ha riferito Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi – un intervento immediato affinché le imbarcazioni italiane che partecipano alla Global sumud flotilla, diretta a Gaza con aiuti umanitari, siano accompagnate e protette dalla Marina Militare e dall’Aeronautica“.