La Francia potrebbe vietare TikTok ai minori di 15 anni: “Uno dei peggiori social che attacca i nostri giovani”

La Francia consiglia di vietare i social ai minori di 15 anni: “È fuorilegge” e contiene “contenuti tossici che creano dipendenza”.

Per la commissione parlamentare di inchiesta francese, TikTok è “tossico e crea dipendenza”. E per questo in Francia il noto social potrebbe essere vietato ai minori al di sotto dei 15 anni.

Madre rimprovera il figlio perché usa troppo il cellulare
La Francia potrebbe vietare TikTok ai minori di 15 anni: “Uno dei peggiori social che attacca i nostri giovani” – notizie.com

I deputati non hanno alcun dubbio e nella relazione finale dell’indagine che hanno condotto sui rischi di TikTok, di proprietà del gruppo cinese ByteDance, non hanno usato mezzi termini. È “fuorilegge”, “multirecidivo” e diffonde “contenuti tossici che creano dipendenza”.

Il lavoro della commissione parlamentare di inchiesta dell’Assemblée Nationale è cominciato a marzo del 2025 e nel corso dei mesi i deputati hanno audito in totale 178 esperti del settore, tra social media manager e influencer ma anche i parenti delle vittime dei reati del web. E si sono convinti che TikTok è “uno dei peggiori social network che attacca i nostri giovani“.

In un’intervista al quotidiano francese Le Monde, la relatrice del rapporto Laure Miller di Ensemble pour la République, ha dichiarato: “Questa azienda non si preoccupa della salute mentale dei nostri giovani“.

I passi in avanti di TikTok per tutelare i minori

Durante il lavoro di indagine, la commissione ha audito anche i manager di TikTok, che hanno spiegato come funziona il sistema di moderazione basato sull’intelligenza artificiale. Un modello che nel 2024 ha permesso di cancellare il 98% dei contenuti che violavano i termini d’uso in Francia. I parlamentari hanno riconosciuto gli sforzi al colosso cinese, ma ritengono che non bastano. I passi in avanti sono stati reputati “insufficienti”, anche perché le regole del social sarebbero “facili da aggirare”.

All’interno di TikTok possono dire che attribuiscono molta importanza a questo aspetto, ma non stanno facendo gli sforzi che potrebbero fare”, ha infatti aggiunto Miller nell’intervista a Le Monde. A farle eco, il presidente della commissione parlamentare di inchiesta, il socialista Arthur Delaporte, che nella prefazione della relazione ha scritto: “Il verdetto è chiaro: questa piattaforma espone consapevolmente i nostri figli, i nostri giovani, a contenuti tossici, pericolosi e che creano dipendenza”.

Adolescente sul letto con lo smartphone
I passi in avanti di TikTok per tutelare i minori – notizie.com

La commissione ha poi avanzato alcune proposte. La prima: vietare la piattaforma ai minori di 15 anni per contrastare la “trappola algoritmica”, che può mettere a rischio la salute dei ragazzi francesi. E dalla sua parte in questo senso ha 30mila cittadini che hanno aderito a una raccolta firme, preoccupati dei rischi per gli adolescenti collegati ai social media.

La proposta dei parlamentari francesi: il coprifuoco digitale

La seconda: istituire il cosiddetto coprifuoco digitale” su tutti i social media dalle 22 alle 9 per i giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni. La terza: una campagna informativa sui rischi e l’introduzione del “reato di negligenza digitaleper i genitori. Quest’ultimo prevede che le eventuali responsabilità dei figli minori cadano su madre e padre.

Quello della Francia non è il primo caso che vede la politica schierata contro TikTok per il rischio digitale sui giovani. Nel 2024 infatti, anche l’Australia ha deciso di scendere in campo per tutelare i minori di 16 anni, vietando loro di usare non solo il social cinese, ma anche Facebook e Instagram.

In Italia l’Associazione Di.Te, da anni porta avanti l’idea di introdurre un patentino digitale obbligatorio che consiste in un percorso formativo con l’obiettivo di educare i minorenni a un utilizzo consapevole e responsabile di queste piattaforme. Un progetto che vede coinvolte anche le scuole e gli enti accreditati, che accompagni i giovani in un percorso verso la consapevolezza.

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