La cucina italiana è un’eccellenza a livello mondiale, ecco quanto vale. I numeri che vi stiamo per raccontare sono incredibili.
Oggi andiamo all’interno di quello che è uno dei contesti d’elité del nostro paese e cioè la cucina, qualcosa che esportiamo in tutto il mondo e di cui siamo sicuramente anche molto fieri.
Nel 2024 abbiamo raggiunto un valore complessivo davvero molto alto, di ben 251 miliardi di euro con una crescita annua di circa il 4.5%. Pensate che la nostra cucina rappresenta addirittura il 19% del mercato globale dei ristoranti con numeri molto importanti in Stati Uniti d’America e Cina. Questi due paesi vanno a coprire oltre il 65% dei consumi totali nel mondo del nostro prodotto.
Questi dati emergono dal report Deloitte Foodservice Market Monitor 2026 che conferma come l’Italia sia uno dei principali mercato internazionali sotto questo punto di vista, posizionandosi alla sesta posizione per il valore complessivo e salendo al quarto per quanto riguarda il servizio al tavolo e al quinto per quello con ritiro al banco.
Il valore significativo e che sorprende è che stabilmente si è tornati a superare i valori pre-pandemici, considerando che il Covid aveva dato un colpo davvero molto pesante a questo settore. Una crescita costante dovuta anche alla qualità delle materie prime e all’impegno in tal senso anche dei professionisti che la trattano.
Cucina italiana nel mondo, numeri davvero da applausi
I numeri della cucina italiana nel mondo sono da applausi e sebbene sulla qualità non ci sia da stupirsi a dire il vero alcuni aspetti non ce li potevamo aspettare. Soprattutto perché ci troviamo sì in un periodo di ripresa ma con alle spalle la voragine creata dal Coronavirus e tutte le conseguenze anche economiche che l’hanno seguito.
Un mondo della cucina che sta cambiando anche negli aspetti pratici, abbassando i costi grazie alla tecnologia. Oltre il 50% degli operatori del settore ha investito in automazione e digitalizzazione mentre il 58% ha rivisto i menù per semplificare operazioni e andare dunque a ridurre i costi.
Scelte che continuano a mettere in testa l’attenzione al particolare e alla qualità, ma che non smettono sicuramente di guardare con sorpresa e fiducia al futuro anche a livello economico. Tutto questo senza rinunciare alla tradizione marchio di fabbrica della cucina italiana nel mondo.
E sebbene continueranno sempre a esserci polemiche su come si fa la carbonara nel modo originale, l’idea di un modo di fare cucina sano e vincente non potrà togliercelo nessuno.