Un tuffo nel Tevere, il sindaco di Roma è sicuro: “Entro cinque anni il fiume sarà balneabile”. Quanto ha speso Parigi per ripulire la Senna

Nel corso di un evento pubblico il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha parlato di un evento ambizioso ma alla portata delle istituzioni: rendere il fiume Tevere balneabile in pochi anni.

Entro cinque anni potremo fare il bagno nel fiume Tevere. Ne è sicuro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Il primo cittadino del Partito democratico ne ha parlato pubblicamente in queste ore, sottolineando di aver “già insediato un gruppo di lavoro”.

Il sindaco Roberto Gualtieri, sullo sfondo il fiume Tevere
Un tuffo nel Tevere, il sindaco di Roma è sicuro: “Entro cinque anni il fiume sarà balneabile”. Quanto ha speso Parigi per ripulire la Senna (ANSA FOTO) – Notizie.com

Gruppo di lavoro che “a breve sarà interistituzionale”. Gualtieri avrebbe già illustrato il progetto al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e al governatore del Lazio Francesco Rocca. “Insieme al governo e alla regione – ha detto il sindaco della Capitale – il tavolo lavorerà per gli investimenti necessari. Ci fa piacere aver già rilevato che è assolutamente un obiettivo realizzabile: entro cinque anni potremo fare il bagno del Tevere”.

Dunque entro il 2030 secondo il primo cittadino potrebbe essere possibile rendere il corso d’acqua balneabile. Roberto Gualtieri ne ha parlato nel corso dell’evento La città eterna accoglie il futuro. Attrattività, cultura, bellezza e innovazione organizzato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka. “In realtà – ha detto il sindaco – ci sono alcune zone che in alcuni giorni già oggi sarebbero balneabili. Per avere una balneabilità piena anche del tratto a valle dell’Aniene sono necessari alcuni interventi”.

Il sindaco dem Gualtieri: “Il costo dovrebbe essere inferiore a quello di Parigi”

Investita nell’operazione già gli uomini della polizia della Città metropolitana che stanno realizzando uno screening di tutti gli scarichi sull’Aniene che sono anche fuori dal territorio di Roma Capitale. Scarichi che sarebbero tra le principali cause della non balneabilità attuale. Sarebbero state individuate criticità risolvibili “con tutto l’aiuto della comunità scientifica e tecnologica”. Un obiettivo alla portata delle istituzioni, insomma, tanto che è in corso l’elaborazione di un cronoprogramma. E i costi?

Stiamo facendo una stima, ma il costo dovrebbe essere inferiore a quello di Parigi, che era partita da un livello di inquinamento molto maggiore”, ha spiegato Gualtieri. Il riferimento del sindaco è a quanto fatto nella capitale francese con il fiume Senna. Il Municipio parigino fece partire un enorme piano nel 2016, in vista delle Olimpiadi 2024. Stando alle ultime stime per rendere balneabile la Senna Parigi avrebbe speso intorno a 1,4 miliardi di euro per depurazione, opere idrauliche e bacini.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Il sindaco dem Gualtieri: “Il costo dovrebbe essere inferiore a quello di Parigi” (ANSA FOTO) – Notizie.com

La Senna è stata poi usata lo scorso anno per gare in acque libere, dunque i francesi sono riusciti nell’impresa, o quasi. Dopo anni di lavori, infatti, la qualità dell’acqua è ancora molto variabile e legata ad eventuali temporali che causano scarichi fognari che rendono la balneazione non sicura. Polemiche ce ne sono state anche durante le Olimpiadi, tanto che diverse gare o sessioni di allenamento sono state cancellate.

Parigi ha costruito un bacino di accumulo per catturare gran parte delle acque piovane, ristrutturato e potenziato gli impianti di depurazione delle acque reflue, ammodernato la rete fognaria, reso obbligatorio per le imbarcazioni ormeggiate la connessione alla nuova rete. Quest’anno a Parigi sono state inaugurate tre aree balneabili per il pubblico. La sfida lanciata da Gualtieri non è dunque delle più semplici. Gli ultimi rilevamenti delle autorità parlano di valori di Escherichia coli molto alti in molti punti del fiume. Trovati anche contaminanti come ammoniaca, pesticidi, microplastiche, farmaci residui, metalli pesanti. Il tratto urbano del Tevere risulta l’area più critica.

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