In Africa l’Oms ha lanciato l’allarme per una nuova epidemia da virus Ebola. Inviati già i primi aiuti, ma a spaventare è il ceppo rilevato: si tratta dello Zaire.
Le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) hanno dichiarato un’epidemia da virus Ebola nella provincia di Kasai. Al 4 settembre 2025 sono stati segnalati 28 casi sospetti e 15 decessi, tra cui quattro operatori sanitari.
L’epidemia ha colpito le zone sanitarie di Bulape e Mweka nella provincia del Kasai. Qui sono state condotte indagini dopo che i casi e i decessi segnalati presentavano sintomi tra cui febbre, vomito, diarrea ed emorragia. I campioni analizzati il 3 settembre presso l’Istituto nazionale di ricerca biomedica del Paese, nella capitale Kinshasa, hanno confermato che la causa dell’epidemia è Ebola Zaire, causata dal virus Ebola.
Si tratta purtroppo del ceppo più aggressivo e letale del virus Ebola identificato per la prima volta nel 1976 nell’allora Zaire, oggi Congo. Il tasso di mortalità è molto elevato, arriva al 90% dei casi nelle epidemie più gravi, ed è temuto e studiato sia per l’elevata letalità sia per la rapidità di diffusione.
Ebola, epidemia in un’area difficile da raggiungere
Un team nazionale di risposta rapida, formato da esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in epidemiologia, prevenzione e controllo delle infezioni, gestione dei laboratori e dei casi, è stato inviato nella provincia del Kasai. L’obiettivo è rafforzare rapidamente la sorveglianza delle malattie, il trattamento e la prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie. Sono stati inoltre inviati esperti provinciali in comunicazione del rischio per raggiungere le comunità e aiutarle a comprendere come proteggersi.
Inoltre, l’Oms sta consegnando due tonnellate di forniture, tra cui dispositivi di protezione individuale, attrezzature di laboratorio mobili e forniture mediche. La zona è difficile da raggiungere, richiede almeno un giorno di macchina da Tshikapa (capoluogo della provincia del Kasai) e ci sono pochi collegamenti aerei.
“Stiamo agendo con determinazione per arrestare rapidamente la diffusione del virus e proteggere le comunità. – ha affermato Mohamed Janabi, direttore regionale dell’Oms per l’Africa – Facendo affidamento sulla consolidata esperienza del Paese nel controllo delle epidemie, stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie per potenziare rapidamente le principali misure di risposta e porre fine all’epidemia il prima possibile“.
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È probabile che il numero dei casi aumenti rapidamente. Le squadre di intervento e quelle locali lavoreranno per individuare le persone potenzialmente infette che necessitano di cure. Il Congo dispone di una scorta di circa duemila dosi del vaccino Ervebo contro l’Ebola, che saranno rapidamente trasferite a Kasai per vaccinare anche gli operatori sanitari in prima linea.
Ebol, patologia rara ma grave: è spesso fatale per l’uomo
L’ultima epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo ha colpito la provincia nord-occidentale dell’Equatore nell’aprile 2022. È stata posta sotto controllo in meno di tre mesi. Nella provincia del Kasai, precedenti epidemie di Ebola sono state segnalate nel 2007 e nel 2008. Nel Paese, complessivamente, si sono verificati 15 focolai dalla prima identificazione della malattia nel 1976.
La malattia da virus Ebola è una malattia rara ma grave, spesso fatale per l’uomo. Si trasmette attraverso il contatto ravvicinato con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di animali infetti, come i pipistrelli della frutta (che si ritiene siano gli ospiti naturali). La trasmissione da uomo a uomo avviene attraverso il contatto diretto con il sangue o i fluidi corporei di una persona malata o deceduta. O con oggetti contaminati dai fluidi corporei di una persona malata.