Vaccini, la Florida si prepara ad annullare l’obbligo vaccinale per tutti, compresi gli scolari. La politica no-vax del ministro Kennedy.
Sembra una revisione storica della scienza quella che arriva dalla Florida, che potrebbe diventare il primo Stato Usa a porre fine a tutti gli obblighi vaccinali. Compresi quelli per gli scolari.
Contro il parere della maggioranza della comunità scientifica mondiale, uno dei dogmi della prevenzione delle malattie infettive, potrebbe ora essere messo in discussione dalla politica. Proprio il dibattito sui vaccini sta animando non poco gli Stati Uniti, e dividendo i repubblicani stessi sulle politiche del ministro della Sanità Robert Kennedy, convinto sostenitore delle tesi no-vax.
Il responsabile della Salute della Florida Joseph A. Ladapo, e il governatore repubblicano Ron DeSantis (noto per aver sposato posizioni contro l’obbligo vaccinale durante la pandemia Covid-19), sono convinti della loro posizione: “Chi sono io per dirvi che cosa dovreste mettere nel corpo di vostro figlio”, ha detto Ladapo in un incontro pubblico, annunciando anche di aver già avviato le procedure per rimuovere gli obblighi vaccinali.
California, Oregon e Washington creano un’alleanza sanitaria contro Kennedy
L’annuncio della Florida è arrivato poche ore dopo che la California, l’Oregon e Washington hanno manifestato l’intenzione di creare un’alleanza sanitaria per coordinare le raccomandazioni vaccinali. Il momento storico è complesso proprio a causa delle decisioni di Kennedy, che sta politicizzando sempre più i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).
Durante la pandemia abbiamo imparato a conoscerli: sono gli esperti che emanano le linee guida sui vaccini negli Usa. Considerati in tutto il mondo sono un importante punto di riferimento. Va da sé dunque, che la eco di quello che accade negli Stati Uniti potrebbe arrivare anche in Europa.
In una dichiarazione congiunta, California, Oregon e Washington hanno affermato che il Cdc sta diventando “uno strumento politico che diffonde sempre più ideologia anziché scienza, un’ideologia che porterà gravi conseguenze per la salute“.
Caos Cdc tra licenziamenti e “politicizzazione”
Ma perché si parla di politicizzazione dei Cdc? Di recente il presidente Donald Trump ha licenziato la direttrice dei Centri Susan Monarez, accusata di aver criticato il ministro della Salute Robert F. Kennedy. Altri quattro alti funzionari sono stati dismessi e negli ultimi mesi diciassette esperti di vaccini del Comitato consultivo federale sulle pratiche di immunizzazione sono stati mandati a casa.
Al loro posto, Kennedy ha nominato personalità di tendenza no-vax. E nell’ambito della politica sanitaria, ha anche cancellato i 500 milioni di dollari di finanziamenti federali per i vaccini a mRna, che abbiamo imparato a conoscere sempre durante la pandemia. Proprio questa tipologia di sieri sono considerati dalla comunità scientifica i più efficaci contro il Covid-19.
La Food and Drug Administration ha significativamente ridotto l’accesso al vaccino. Nello specifico, ha aperto l’accesso a tutti, ma con la prescrizione medica. A tutto ciò si stanno opponendo i democratici, che hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Kennedy.
La tensione è stata altissima durante l’ultima audizione davanti alla Commissione di vigilanza del Senato americano, dove il ministro ha difeso le sue scelte, ma è stato fortemente criticato da maggioranza e opposizione.