Piano casa per i giovani, il lavoro e la separazione della carriera. Sono tre dei punti affrontati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’intervento di martedì 27 agosto al Meeting di Rimini.
Né gli attacchi di Matteo Salvini al presidente francese Emmanuel Macron, né il dibattito sulla legge di Bilancio, hanno scalfito – almeno all’apparenza – i rapporti in maggioranza. La premier Giorgia Meloni, nel primo intervento post pausa di Ferragosto, ha annunciato che insieme con il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, ha intenzione di lavorare a un grande piano casa per le giovani coppie.
“Una delle priorità”, del governo è proprio l’aiuto alle famiglie per poter sconfiggere la denatalità che affligge l’Italia. E uno dei modi per sostenere i giovani è un “grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie, perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia”.
Meloni ha annunciato che “faremo tutto il necessario per costruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta“. Dallo stesso palco sul quale qualche giorno fa è intervenuto anche Mario Draghi, la presidente del Consiglio ha ricordato che “nonostante la scarsa disponibilità di risorse, il governo non ha rinunciato a compiere scelte coraggiose, garantendo benefici netti per le famiglie di oltre 16 miliardi di euro“.
Tra gli interventi pro-famiglia dell’esecutivo Meloni c’è anche l’asilo nido gratuito per il secondo figlio. La premier ha criticato chi “proclama che la genitorialità è un ostacolo all’affermazione personale”. Serve un nuovo sistema culturale dunque: “Lo costruiremo”, ha aggiunto durante la 46esima edizione del Meeting di Rimini, il primo al quale partecipa da presidente del Consiglio.
Meloni al Meeting di Rimini: “Con me occupazione femminile da record, ma non sono ancora soddisfatta”
E a proposito di affermazione personale, Meloni ha sottolineato che sotto il suo governo, è stato raggiunto il record dell’occupazione femminile, “ma non sono ancora soddisfatta”.
L’attacco ai 5 Stelle: “Rdc deresponsabilizza la società”
Non sono mancati attacchi alle opposizioni e alla magistratura, parlando di reddito di cittadinanza e separazione delle carriere. “Per troppo tempo chi ha governato ha confuso il diritto al lavoro con il diritto a un reddito, rifugiandosi nell’assistenzialismo pur di non esercitare il faticoso dovere in capo allo Stato. Cioè il compito di creare le condizioni perché il diritto al lavoro sia garantito”.
Sussidi “come il reddito di cittadinanza”, ha aggiunto Meloni, “deresponsabilizzano le società e atrofizzano le persone”. Perché “la vera ricchezza di una nazione e di un popolo risiede nel lavoro”.
La presidente del Consiglio ha rivendicato anche la legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese: “Il primo fondamentale mattone nuovo che abbiamo cementato insieme alle parti sociali, è stata la legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione d’impresa. Un traguardo che l’Italia aspettava da ottant’anni”. Ma questa norma è solo il “punto di partenza di una visione autenticamente sussidiaria del lavoro e della produzione”.
Giustizia: “Non ci fermeranno i giudici politicizzati, andremo avanti”
Infine, come detto, l’attacco alla magistratura. “Andremo avanti con la riforma della giustizia, nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al Parlamento e alla volontà popolare”. La prima delle tre grandi riforme citate è il premierato. Dopodiché “andremo avanti, anche con la riforma dell’Autonomia, con quella di Roma Capitale. E andremo avanti con la riforma della giustizia”.