“Chi non evacua muoia o si arrenda”, continua l’attacco su GazaCity

Continuano gli attacchi su Gaza City e non c’è nessuna intenzione di fermarsi da parte di Israele. Minacce a chi non evacua.

“Chi non evacua muoia o si arrenda”, queste le parole di Smotrich con il dito puntato e senza la volontà di abbassarlo a nessun costo.

civili gaza con pentole
“Chi non evacua muoia o si arrenda”, continua l’attacco su GazaCity (ANSA) Notizie.com

I tank israeliani entrano in città e intanto il ministro estremista non si ferma, specificando che chi non evacua potrà anche morire di fame o arrendersi. Al centro ci sono sempre le richieste di rilasciare gli ostaggi. I parenti degli ostaggi continuano a protestare, specificando: “I nostri cari moriranno”.

Intanto il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha chiesto ancora la possibilità a Israele di poter distribuire gli aiuti umanitari sottolineando che i loro magazzini sono pieni di cibo. Non c’è stata al momento indicazione da parte di Israele sulla possibilità di agire in un modo differente.

Tel Aviv sta bloccando due medici stranieri la possibilità di rientrare a Gaza, questi avevano rilasciato interviste sull’Idf. La situazione continua a essere molto complessa da gestire con alcuni aspetti che devono essere risolti quanto prima anche perché la gente continua a morire.

Guerra in Israele, le ultime notizie

La guerra in Israele continua a vedere protagonisti anche gli egiziani, il quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadeed ha sottolineato che l’esercito egiziano ha portato le sue forze militari al confine con Gaza. Dal rapporto emerge che l’Egitto è preoccupato per la possibilità di vedere l’esercito israeliano occupare Gaza City perché questo porterebbe i civili a spingersi fino al confine proprio dell’Egitto.

civili gaza
Guerra in Israele, le ultime notizie (ANSA) Notizie.com

Intanto in Israele continuano le proteste delle famiglie degli ostaggi di Hamas. Come ogni sabato sera da mesi queste hanno protestato davanti alle case dei ministri del Governo.

In merito ha parlato il quartier generale delle famiglie, specificando: “Siamo venuti per fare un campanello d’allarme al Gabinetto: la scelta di sacrificare i nostri cari sull’altare della guerra eterna significa la perdita di un sentiero eterno. Non ci sarà alcuna espiazione per i siluri ripetuti”.

Proprio in merito agli ostaggi si è espresso Israele che ha parlato di come almeno uno o due degli ostaggi detenuti a Gaza siano in pericolo di vita. A riportarlo sono media ebraici citati dal Times of Israel. Un alto funzionario ha dichiarato a Channel12: “Il rilascio degli ostaggi è una necessità urgente“. La situazione, al momento, appare ancora molto delicata sotto ogni punto di vista e la guerra va avanti anche per questo motivo.

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