Dramma a Palermo, è morta una bambina di sei anni che era sbarcata a Lampedusa dopo cinque giorni in mare aperto.
Un’altra pagina triste di cronaca nera è legata alla questione migranti con la giornata di oggi che ha portato alla dichiarazione della morte cerebrale della stessa bambina.
La bimba era ricoverata all’ospedale dei Bambini di Palermo e aveva sei anni, originaria della Guinea era ricoverata da quando un’imbarcazione carica di migrati l’aveva portata a Lampedusa dopo giorni in mezzo al mare. Le sue condizioni erano sembrate subito decisamente gravi a seguito anche del viaggio, non ci sono informazioni legate invece a situazioni pregresse legate alla bambina.
Era stata portata subito portata via con l’elisoccorso delle Pelagie all’ospedale già citato nel capoluogo siciliano. Oggi, purtroppo, è arrivata la notizia più tragica e cioè quella della morte cerebrale. I familiari della bambina non hanno prestato consenso alla donazione degli organi. La mamma, intanto, è stata assistita da Medici senza frontiere e seguita da una psicologa e mediatrice culturale dell’Associazione Casa di Lucia.
Un episodio che obbliga ovviamente delle lunghe riflessioni su questo fenomeno e su tutto quello che ci ruota attorno a livello politico e non solo.
Migranti, i dati forniti dal Governo
Intanto nella giornata di oggi il Governo ha pubblicato dei dati sulla situazione dei migranti sbarcati dall’inizio dell’anno. I numeri parlano di una leggera crescita rispetto allo scorso anno con 39336 persone rispetto alle 38191 del 2024. Un calo impressionante rispetto al 2023 quando invece si parlò di 104702.
Il picco nel mese di agosto si è avvertito il 14 con 353 persone arrivate, mentre il numero più basso è legato al fatto che nessuno invece è arrivato il 3 scorso.
I numeri ci parlano di una cifra importante di persone arrivate dal Bangladesh, ben il 31%, mentre in seconda e terza posizione troviamo l’Eritrea con il 13% e l’Egitto con il 12%.
Un dato che spaventa è invece quello legato ai minori. Laddove si parla di 18820 sbarchi in tutto il 2023 e di 8752 nel 2024, a poco più di metà del 2025 siamo già a 6985 che ci parla in proporzione di un aumento netto rispetto allo scorso anno anche se a una decrescita invece se si guarda al 2023.
I numeri invitano ovviamente alla riflessione in corrispondenza poi a una situazione molto delicata come quella della bambina che proprio oggi ha perso la vita a Palermo. Numeri sul quale il Governo sta basando le sue strategie anche in vista dei prossimi mesi.