Patti prematrimoniali, il via libera della Cassazione agli accordi tra coniugi in caso di separazione: cosa cambia

Patti prematrimoniali, la Cassazione dà il via libera agli accordi tra coniugi in caso di separazione. Cosa cambia.

Dalla Corte di Cassazione è arrivato un segnale importante di apertura sui patti prematrimoniali e coniugali. Con l’ordinanza numero 20415 del 21 luglio 2025, confermando una decisione presa dai giudici di Appello di Brescia e dal Tribunale di Mantova, ha riconosciuto valido un accordo privato firmato da una coppia prima del matrimonio, che prevedeva che, in caso di separazione, il marito avrebbe restituito alla moglie circa 146.400 euro.

Palazzo della Corte di Cassazione
Patti prematrimoniali, il via libera della Cassazione agli accordi tra coniugi in caso di separazione: cosa cambia (Ansa Foto) – notizie.com

Questa somma era la spesa che la donna aveva affrontato in parte per ristrutturare la casa di lui (61.400 euro) e in parte per l’acquisto dei mobili, veicoli e altre spese (85mila euro).

Dopo il divorzio, l’ex moglie si era rivolta ai giudici per far valere il patto, ma l’uomo si era opposto, chiedendo che venisse dichiarato nullo per “illiceità della causaappellandosi all’articolo 160 del Codice civile che prevede che “gli sposi non possono derogare né ai diritti né ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio”.

La Corte di Cassazione qualificato l’accordo tra i due ex coniugi come un contratto atipico, che è disciplinato dall’articolo 1322 del Codice civile, che ha effetti concreti solo quando avviene la separazione, non prima. In poche parole, per i giudici supremi non esistono norme che vietino ai coniugi di concordare prima o durante il matrimonio, che esiste un debito da restituire in caso di separazione.

Questa sentenza non cancella le altre precedenti della Cassazione, che hanno sancito invece la nullità degli accordi prematrimoniali. Ma l’ordinanza 20415 rappresenta comunque un segnale di apertura verso una maggiore autonomia privata dei coniugi.

Cosa cambia rispetto a prima (e cosa resta uguale)

In Italia, a differenza di altri Paesi, i patti prematrimoniali potevano essere considerati nulli per l’idea che marito e moglie non potessero regolare i diritti prematrimoniali prima, dal momento che il matrimonio non era visto come un contratto ma come un’istituzione pubblica.

Una ormai ex coppia decide di divorziare
Cosa cambia rispetto a prima (e cosa resta uguale) – notizie.com

La Corte di Cassazione ha però stabilito che questa regola non vale per altri diritti indisponibili come l’assegno di mantenimento, gli obblighi morali e materiali di assistenza e le questioni riguardanti i figli. E a proposito di questi ultimi c’è un’altra novità: l’ordinanza apre alla regolamentazione privata sull’affidamento dei minori.

In poche parole, se vogliono, i genitori separati possono trovare un accordo sul tempo da trascorrere con i figli, tenendo però presente che sempre un giudice dovrà valutare, nell’interesse dei diritti dei bambini.

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