Anche Antigone boccia duramente il Piano carceri di Nordio: “Si scrive valorizzazione. Si legge speculazione”

Non smette di far discutere il Piano carceri voluto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Stavolta è l’associazione Antigone ad intervenire sulla questione che sta dividendo l’opinione pubblica.

“Il governo è interessato agli istituti di pena solo in termini edilizi e di custodia di corpi, senza alcuna visione moderna e umana della pena. Le ricette edilizie presentate rischiano di aggravare la crisi del sistema penitenziario”.

L'interno di una cella di un carcere, polemica in Italia per il Piano di Nordio
Anche Antigone boccia duramente il Piano carceri di Nordio: “Si scrive valorizzazione. Si legge speculazione” – Notizie.com

L’associazione Antigone, che si occupa da anni della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario, ha bocciato senza mezzi termini il Piano carceri del governo. Nei giorni scorsi, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento su proposta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il Piano punta ad affrontare la questione del sovraffollamento delle carceri.

Sovraffollamento che, stando ai dati di Antigone, ha raggiunto la soglia record del 134,3%. “Come fatto tante altre volte in passato, – si legge in una nota dell’associazioneci si affida alla via edilizia per risolvere i problemi delle carceri. A fronte di un sovraffollamento che oggi vede quasi 16mila persone detenute in più dei posti disponibili si presenta un piano del valore di oltre 700 milioni di euro che produrrà, se fosse portato a termine, meno di 10mila posti nel 2027”.

Piano carceri, la spesa prevista è di 758 milioni di euro

Nel dettaglio il Piano dell’esecutivo di Giorgia Meloni include la realizzazione di 15mila nuovi posti entro il 2027. Ne dovrebbero essere realizzati 1500 solo nel 2025. La spesa prevista è di 758 milioni di euro. Nel documento è citato anche il trasferimento dal carcere alla comunità per i tossicodipendenti, forme di liberazione anticipata e assunzioni di personale. Sarà inoltre attivata una task force che appronterà entro ottobre un ulteriore piano per affrontare il sovraffollamento senza ricorrere a indulto o amnistia.

Se si considera che – hanno continuato da Antigone – solo negli ultimi 3 anni, il numero di persone detenute è aumentato di 5mila unità, anche mantenendo un analogo tasso di crescita, nel 2027 potremmo essere comunque in difetto di circa 10mila posti detentivi. Ulteriori 5mila posti potrebbero essere recuperati, stando al governo, vendendo alcune carceri storiche e costruendo nuove strutture”.

L'interno di un penitenziario, polemica in Italia per il Piano di Nordio
Piano carceri, la spesa prevista è di 758 milioni di euro – Notizie.com

Secondo l’associazione si tratterebbe di un discorso già più volte accennato e sempre accantonato rispetto a carceri come Regina Coeli a Roma e San Vittore a Milano: “Si scrive valorizzazione. Si legge speculazione”.

PER APPROFONDIRE: Emergenza carceri, in Parlamento la strategia del governo in tre punti. Nordio: “Indulto? Sarebbe istigazione a delinquere”

Molti dei nuovi posti poi saranno in container, strutture totalmente inadeguate ad ospitare persone detenute anche per lunghi periodi. Generalmente queste vengono utilizzate per affrontare emergenze e non come soluzioni definitive. Il Piano carceri non fornisce poi alcuna informazione sul personale che sarà necessario a gestire le nuove strutture, quando già oggi si registra un drammatico sotto-organico in tutti i ruoli: direttori, educatori, poliziotti, medici, psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali, personale amministrativo.

Stando al Ministro della Giustizia Nordio – hanno concluso da Antigone – altre migliaia di posti (fino a 10mila) potrebbero essere recuperati con la detenzione differenziata per persone tossicodipendenti o alcoldipendenti. Si crea così un binario di esecuzione penale che andrà capito con molta attenzione come funzionerà, evitando ogni forma di privatizzazione della libertà personale. E comunque non sono previsti automatismi”.

Gestione cookie