Il Cipess oggi 6 agosto 2025 ha dato il via libera al progetto definito del Ponte sullo Stretto di Messina. Ecco tutti i dettagli dell’ambiziosa opera su cui punta il governo di Giorgia Meloni.
Sappiamo che sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, che costerà oltre 20 miliardi di euro, che dovrebbe essere inaugurato nel 2032, che i lavori avanzeranno tra le polemiche. E che l’opera è un pensiero fisso del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Parliamo ovviamente del Ponte sullo Stretto di Messina, il cui progetto definitivo è stato approvato oggi dal Cipess. L’avvio del cantiere ci sarà tra settembre e ottobre. Il vicepremier e leader della Lega Salvini ha parlato di “un’opera che non ha precedenti al mondo”. Per la cui costruzione “saranno coinvolte aziende di tutta Italia”. Inoltre verrà prestata massima attenzione ai contenziosi e alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione del Ponte.
Il Cipess (ex Cipe) che ha dato l’ok è il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Un ente riformato nel 2021 per includere criteri di sostenibilità ambientale e sociale nelle decisioni strategiche. Il parere del Cipess si è reso necessario in quanto il Ponte sullo Stretto è un’opera considerata strategica di rilievo nazionale. È stata inserita tra i progetti prioritari del governo di Giorgia Meloni.
Ponte sullo Stretto, il ruolo del Cipess e della società pubblica
Nel Cipess sono quindi confluiti i piani sui finanziamenti, il cronoprogramma e i progetti che sono passati prima per il Ministero dell’Ambiente e quello delle Infrastrutture. “Protagonista” della realizzazione dell’opera sarà la società pubblica Stretto di Messina spa. Quest’ultima è incaricata della progettazione, realizzazione e gestione dell’infrastruttura che collegherà la Sicilia alla Calabria.
La società è stata fondata nel lontano 1981 e nel 2013, dopo che il progetto è stato bloccato dal governo di Mario Monti, era stata messa in liquidazione. È poi stata riattivata nel 2023 dall’esecutivo Meloni ed è presieduta da Pietro Ciucci. Stretto di Messina garantirà la regia pubblica dell’ambiziosa opera. Nelle scorse ore la società ha firmato l’atto aggiuntivo al contratto da 10,6 miliardi di euro per una serie i rilevanti opere complementari strategiche per il territorio con il contraente generale Eurolink.
Eurolink è un consorzio internazionale, presieduto dal luglio 2023 da Gianni De Gennaro, che opererà come general contractor. Sarà responsabile della progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera. Webuild, un gruppo italiano di ingegneria e costruzioni, detiene attualmente circa il 45% del consorzio e lo controlla come azionista di maggioranza. Il team di progettisti di Eurolink proviene da alcune tra le società più specializzate al mondo nel campo dei ponti sospesi, tra cui la danese Cowi, con oltre 90 anni di esperienza nel settore.
Il Ponte sullo Stretto collegherà da un lato Messina, nella zona di Ganzirri, a nord del centro città, e Villa San Giovanni in Calabria, a nord del centro urbano, in un’area vicina alla costa e collegata con l’Autostrada A2 del Mediterraneo. Il progetto prevede la costruzione di un ponte di lunghezza complessiva pari a 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri. Il che lo renderà il Ponte sospeso con la campata unica più lunga al mondo.
I numeri del Ponte sullo Stretto di Messina e gli eventi estremi
L’impalcato, largo circa 60 metri, ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio. Garantirà un collegamento stabile, veloce ed efficiente tra il continente e la Sicilia. Avrà una capacità massima di 200 treni/giorno e 6.000 veicoli/ora, e sarà aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. Le torri in acciaio alte 399 metri e il sistema di sospensione con cavi da 1,26 metri di diametro per una lunghezza totale di 5.320 metri rappresentano un primato ingegneristico.
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Il Ponte è progettato per resistere a eventi sismici e venti estremi, dotato di sistemi di monitoraggio intelligente per garantire sicurezza e manutenzione predittiva. Le opere complementari riguardano un sistema di infrastrutture e collegamenti che sarà realizzato su entrambe le sponde dello Stretto, con oltre 40 chilometri di strade e ferrovie. Altre opere di collegamento funzionali e non funzionali comprendono tre stazioni ferroviarie a Messina ed un centro direzionale multifunzionale in località Piale a Villa San Giovanni.
Le grandi navi avranno a disposizione un canale navigabile, la cui altezza sarà di 72 metri. Nel primo anno di cantiere verranno coinvolti 10mila nuovi occupati. Ben 253 le imprese coinvolte. “Si tratta – ha commentato la premier Meloni – di un’opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione. Frutto di un lungo processo progettuale e normativo che questo Governo ha scelto di riavviare ufficialmente nel 2023. Ringrazio il Ministro Salvini per il coraggio e la determinazione”.