È scontro sui social media dopo la diffusione di alcune immagini riguardanti i rifiuti che sarebbero stati lasciati dai pellegrini al termine del Giubileo dei Giovani nell’area di Tor Vergata a Roma.
“Hanno scaricato tutte le frustrazioni e l’odio su questi ragazzi. Ce ne fossero come loro. Hanno portato gioia, simpatia, allegria e rispetto. Che Dio li benedica”, scrive un utente su Instagram dopo le polemiche scatenatesi in queste ore al termine del Giubileo dei Giovani.
L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre un milione di ragazzi il 2 ed il 3 agosto nella Capitale, ha subìto uno strascico di polemiche per lo stato di degrado denunciato da cittadini e osservatori. Sulle principali piattaforme sono finiti foto e video di cumuli di spazzature, plastica, kit alimentari, tende e sacchi a pelo abbandonati. In molti, però, non ci stanno ed hanno contro-denunciato una narrazione distorta dei fatti.
La nota Pagina Instagram Welcome to Favelas si è schierata dalla parte dei giovani con un post in cui ha parlato apertamente di “sciacallaggio mediatico”. “I social sono invasi da centinaia di video – si legge – che mostrano la spazzatura lasciata dai partecipanti al Giubileo. In realtà tantissimi volontari hanno aiutato Protezione civile ed Ama a pulire. E a recuperare il cibo avanzato lasciato di proposito fuori dai cestini per essere preso dagli operatori”.
Giubileo dei Giovani, attivata la task force straordinaria
Dello stesso avviso anche Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, per il quale “è semplicemente vergognoso realizzare delle immagini subito dopo la fine di un evento che ha visto la partecipazione di più di un milione di ragazzi. Sono operazioni create ad arte per screditare il lavoro di migliaia di operatori e per gettare fango su una giornata di gioia che ha dato lustro ad un’intera città”.
Stando a quanto comunicato dalle autorità, Comune e Ama (Azienda municipale ambiente, la società che gestisce i servizi ambientali per conto di Roma Capitale) hanno attivato una task force straordinaria. Sono stati mobilitati quasi 5mila operatori e 320 mezzi meccanici che si stanno occupando di un’area di 45 chilometri quadrati e 320 chilometri di itinerari. Tra di essi anche gli uomini e i mezzi di Dm Technology, che ha operato sul campo per conto di Ama.
“Il servizio giubilare è cominciato il 22 dicembre del 2024. – ha spiegato, in esclusiva per Notizie.com, Andrea Serpieri, coordinatore delle attività di Dm – Sono state calendarizzate giornate in cui erano previsti questi eventi così importanti. Per il Giubileo dei Giovani Ama ha richiesto dei servizi ancor più mirati localizzati nelle vie principali che portavano all’evento di Tor Vergata, all’uscita delle stazioni della metropolitana e nell’area principale”.
Entro questa settimana, insomma, terminerà la pulizia nell’area di Tor Vergata. A chiusura dell’evento, dopo il deflusso, è cominciata l’attività di pulizia, differenziando i rifiuti. Ama ha iniziato a lavorare nel pomeriggio di domenica e ha proseguito nella notte. L’azienda ha spiegato di essersi dotata delle infrastrutture necessarie già nel 2024, riuscendo ad affrontare eventi imprevisti come i funerali di Papa Francesco.
Sarpieri in esclusiva per Notizie.com: “Situazione sotto controllo durante tutto il Giubileo dei Giovani”
“L’intera organizzazione di Ama è stata impeccabile. In questi casi mettiamo personale e mezzi suddivisi su più turni di lavoro. – ha continuato Serpieri – La bravura sta nella preparazione dei mezzi e del personale anche in pieno agosto. La situazione è rimasta completamente sotto controllo, durante l’evento tutto ha funzionato alla perfezione. Poi nell’andar via, come avviene per tutti gli eventi, ci sono le persone più educate e quelle meno. Poteva esserci maggiore attenzione da parte dei giovani? C’era oltre un milione di persone, non era cosa facile”.
L’Ama ha fatto sapere di aver agito in maniera industriale. Con una vera e propria ingegneria del processo, andando a coprire sia le esigenze di un evento distribuito in città nei giorni precedenti al raduno a Tor Vergata, sia le esigenze di un evento con un milione di persone, pari a una città come Napoli, concentrate in cento ettari.
“Se devo dare un giudizio da tecnico, dico che tutto ha funzionato perfettamente fino al momento in cui c’erano le persone. – ha concluso Andrea Serpieri – Subito dopo la priorità va data alla sicurezza. Il deflusso e gli operatori addetti alle pulizie assieme non possono coesistere. Non è possibile muovere attrezzature per la sicurezza sia degli utenti sia degli stessi operatori. Per ovvie ragioni lo spettacolo che resta non è mai dei migliori, ma si fa una scelta di sicurezza prima di tutto”.
“È come quando c’è un evento allo stadio, che si interviene al termine della manifestazione. In quel caso parliamo di decine di migliaia di persone, nel caso del Giubileo abbiamo avuto scaglioni di centinaia di migliaia di ragazzi. La sicurezza è al primo posto. Anche la scelta del posto non è casuale. Una volta andati via i partecipanti ci si può muovere in tranquillità. A piazza San Giovanni sarebbe stato molto diverso”.