Allarme furti contactless, cosa c’è di vero? Tutto quello che c’è da sapere (e come difendersi)

In Italia sta spopolando l’allarme per i presunti furti contactless. Ma cosa c’è di vero nella presunta emergenza che interessa i nostri movimenti bancari?

A Sorrento, in Campania, pochi mesi fa una donna è finita in manette poiché utilizzava un pos portatile contactless. La sospettata potrebbe aver rubato circa novemila euro in micro transazioni effettuate all’insaputa di turisti italiani e stranieri.

Furti contactless, allarme in Italia, facciamo chiarezza
Allarme furti contactless, cosa c’è di vero? Tutto quello che c’è da sapere (e come difendersi) – Notizie.com

E non è l’unico caso del genere. A Fermo, nelle Marche, la polizia di stato ha denunciato un uomo per aver addebitato piccole somme senza autorizzazione. Ma due casi, contando che ci sono ancora approfondimenti investigativi in corso, bastano per decretare l’allarme in Italia? Forse sì, se contiamo anche che “l’emergenza” furti contactless sta spopolando sui social media.

Alcuni content creator, tra cui Primo Nero su TikTok, hanno mostrato dei “prank”, ovvero degli scherzi in cui finge di rubare in maniera contactless delle somme dai dispositivi altrui. Ma cosa c’è di vero? È davvero possibile sottrarre somme con questa modalità? La questione ruota attorno ai piccoli importi, alle micro transazioni appunto, che non richiedono l’inserimento di pin di sicurezza. Da lì la preoccupazione per la sicurezza di questa tecnologia.

Furti contactless, come agiscono i malviventi

Malintenzionati, insomma, potrebbero avvicinarsi molto rapidamente con un pos portatile o con dispositivi nfc modificati specie in zone affollate come l’interno dei mezzi pubblici nelle ore di punta o i centri commerciali. In teoria, con una linea internet stabile, sarebbe possibile prelevare piccole somme senza che il proprietario se ne accorga immediatamente. Ma la distanza tra il dispositivo dei malviventi e la propria carta dev’essere molto ravvicinata e non ci dev’essere nessun disturbo da altre carte.

È bene chiarirlo, la pratica fraudolenta esiste e va bloccata. Ma i furti contactless, stando ad un rapporto di Tietoevry Banking, rappresentano meno dello 0,3% delle frodi con carta a livello globale. E, allo stesso tempo, le ruberie sarebbero in aumento. Si è passati da 3,89 frodi ogni 100mila transazioni ne 2023 a 5,57 nel 2024. In realtà, l’allarme risuonato in queste ore in Italia coincide con un altro fenomeno.

Furti contactless, allarme in Italia
Furti contactless, come agiscono i malviventi – Notizie.com

Banche, Poste e autorità sarebbero invase da continue segnalazioni di micro-prelievi apparentemente inspiegabili. Che i clienti attribuiscono a furti contactless. Le indagini sono ancora in corso. Ma qualora i reati fossero confermati come ci si può difendere? Sono tre le soluzioni.

La prima è l’utilizzo di portafogli schermati che bloccano le onde. La seconda è la disattivazione della funzione contactless in maniera semplice tramite le proprie app bancarie. La terza è un frequente monitoraggio dei movimenti del conto.

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