Il presidente della Calabria Roberto Occhiuto si dimette, decisione formalizzata la prossima settimana. Elezioni vicine e l’annuncio: “Mi ricandiderò”.
Roberto Occhiuto ha annunciato di dimettersi e passare la parola ai cittadini con nuove elezioni. La prossima settimana formalizzerà la decisione in Consiglio regionale. Dopodiché si deciderà la data del voto.
Come spesso ha fatto negli ultimi tempi, il governatore della Regione Calabria si è rivolto ai calabresi con un video sui social girato dal cantiere della metropolitana di Catanzaro aperto sotto la sua amministrazione.
“Ho deciso di dimettermi, ma anche di ricandidarmi, di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria, non altri”.
Gli “altri” non sono i magistrati che anzi, a detta del presidente, fanno bene a indagare “serenamente”. Gli “altri” sono “tutti questi politici di secondo piano, che non hanno mai realizzato nulla per la Calabria in tanti anni”. E anche “questi odiatori”, “persone arrabbiate con la vita che tifano per il fallimento” della regione. “Questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente: non sarà così”.
Occhiuto sui social: “Non ho nulla da temere dall’inchiesta, ho chiarito tutto”
Occhiuto ha più volte specificato via social ma anche agli inquirenti la sua posizione: “Io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria”. Le dimissioni arrivano alla vigilia della tre giorni sul Sud Italia che vedrà il via sabato 2 agosto e riunirà proprio in Calabria i vertici di Forza Italia, Antonio Tajani incluso.
E arrivano anche a margine dell’inchiesta della Procura di Catanzaro, che l’11 giugno ha notificato a Occhiuto un avviso di garanzia con l’ipotesi di corruzione. Al centro delle indagini ci sono quattro società in cui è socio con Posteraro, il capo della segreteria della sottosegretaria Matilde Siracusano, anche compagna di Occhiuto.
Bonelli e PD Calabria: “Si è dimesso per evitare di non essere ricandidato”
Il mandato del governatore della Regione Calabria sarebbe terminato naturalmente nell’autunno del 2026 e proprio questo ha fatto scalpitare le opposizioni. Per Angelo Bonelli di Avs, “la mossa di Occhiuto è contro il centrodestra e rappresenta un uso spregiudicato delle istituzioni. Si dimette per evitare di non essere ricandidato tra meno di un anno”.
Della stessa idea è il PD Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto: “Si tratta di un’azione”, quella delle dimissioni e della ricandidatura, “legata a tattiche interne alla propria maggioranza, che da tempo ha preso le distanze da lui, come fin troppo evidente”. Il vero obiettivo di Roberto Occhiuto, per i Dem sarebbe usare “le istituzioni per il proprio tornaconto politico e senza il minimo scrupolo, anche perché tra un anno non l’avrebbero ricandidato e gli avrebbero dato il benservito”.
Scontro a distanza tra Calenda (Azione) e Cattaneo (FI): “Basta attacchi isterici”
“Do un consiglio a Occhiuto”, tuona invece Carlo Calenda, leader di Azione. “Se fai troppo il bullo, finisce che prima o poi ti fai male”. Forza Italia fa invece scudo attorno al suo governatore: “Basta con gli attacchi isterici di Calenda, solidarietà a Occhiuto e alle grandi aziende italiane”, ha detto in una nota Alessandro Cattaneo, deputato e responsabile dei Dipartimenti di Forza Italia.
Salvini: “Occhiuto ha fatto bene, chiede la fiducia ai cittadini e non ai magistrati”
Dalla parte del presidente della Regione c’è anche il vicepremier Matteo Salvini: “Ha fatto bene” a dimettersi. “Piuttosto che tenere la macchina ferma aspettando mesi e mesi per le indagini, chiede la fiducia non ai magistrati, ma ai cittadini”. Poi aggiunge: “La Lega è pronta, siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto finora e puntiamo a diventare partito di riferimento del centrodestra della Regione”. Salvini andrà in Calabria nei prossimi giorni.