Addio a Justin Rossi Yamanouchi in arte Jesto, figlio del cantautore Stefano Rosso. Il saluto commosso del fratello e di decine di artisti.
È morto all’età di 40 anni il rapper romano Jesto, all’anagrafe Justin Rossi Yamanouchi, figlio dell’annunciatrice Rai Teresa Piazza e del cantautore Stefano Rosso. A dare la notizia è stato il fratello maggiore dell’artista Taiyo “Hyst” Yamanouchi.
Le cause del decesso non sono ancora state rivelate. Tra i colleghi che lo ricordano c’è Fedez, che su Instagram ha scritto: “Quattordici anni fa partecipavo al mio primo 2thebeat in cui gareggiava anche Jesto. Vederlo fare freestyle mi fece capire cosa significasse avere carisma sul palco. Un punto di riferimento per il movimento, in un’epoca in cui si rappava solo per la fotta e la passione. Riposa in pace leggenda del rap (quello vero)“.
Tanti i commenti sotto al post di Hyst, da Ghemon a Olly, da Shade a Mecna fino a Tormento, Willie Peyote, Frah Quintal, Fred De Palma e Piotta. “Justin era un fratello per me – ha scritto sui social media il rapper Rancore – e in questo momento queste parole sono recipienti piccoli e non ci contengono. Quello che ha fatto per me lo terrò per sempre nel cuore. Ricordo tutte le parole e tutti i jesti. Ogni volta che mi ha mostrato un faro quando mi vedeva nell’oscurità e nel delirio. Ricordo le sincronicità e tutte le volte che ci hanno dato indicazioni“.
Jesto Rossi, il fratello: “Lascia un’eredità di valore incalcolabile”
Jesto è morto nella notte del 31 luglio. Il fratello lo ha descritto come un astro del rap italiano e uomo di immensa levatura spirituale: “Non si dica che lascia il vuoto, perché non è così”. Al contrario “lascia un’eredità di valore incalcolabile ed uno slancio all’elevazione morale e spirituale che le anime affini sapranno cogliere e sfruttare”.
Nel 2004 ha partecipato per la prima volta al contest 2theBeat, venendo eliminato al primo turno. Nel 2006 ha raggiunto la finale a quattro, classificandosi terzo dopo essere stato il secondo a uscire. Durante l’estate dello stesso anno, ha pubblicato il mixtape Radio Jesto Libero Vol. 1, costruito interamente su basi statunitensi e arricchito dalla partecipazione di colleghi affermati nella scena italiana, a partire da Primo Brown e Gel.
Nel 2008 è uscito Estremo, il suo secondo album in studio. Un lavoro più intimo e personale rispetto al passato. Nel 2018 ha pubblicato l’album Buongiorno Italia, che ha dedicato al padre Stefano Rosso e con cui ha avviato un cambiamento stilistico. L’anno dopo, nel 2019, è tornato con il disco IndieJesto, con cui ha abbandonato il rap per immerggersi in un sound acustico.
“È il primo disco d’amore“, aveva dichiarato Jesto in una nota nel giorno dell’annuncio dell’uscita, a cui hanno fatto seguito Samsara (2022), Ricordo il futuro (2023) e Samsara (Relaoaded) (2023). Dalla scena underground agli album hip‑hop al passaggio al cantautorato contemporaneo, Jesto ha saputo ridefinire il suo stile e la sua poetica, dialogando con eredità familiari e contesto sociale. I funerali si terranno martedì 5 agosto alle 11 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. L’ingresso alla chiesa sarà consentito solo a parenti e intimi, gli intervenuti potranno salutarlo in piazza.