Ex Ilva, Taranto senza sindaco e futuro in bilico: il caso “ambientalista” di Piero Bitetti

Ex Ilva, l’accordo sulla riconversione è in bilico dopo le dimissioni del sindaco di Taranto Piero Bitetti. Cosa sta succedendo in queste ore.

Il futuro dell’ex Ilva è più in bilico che mai dopo le dimissioni del primo cittadino Piero Bitetti, eletto solo due mesi fa a capo della coalizione di centrosinistra appoggiata dal presidente pugliese Michele Emiliano e dal Pd.

Piero Bitetti, sindaco di Taranto, prima delle dimissioni parla con i giornalisti dell'ex Ilva
Ex Ilva, Taranto senza sindaco e futuro in bilico: il caso “ambientalista” di Piero Bitetti (Ansa Foto) – notizie.com

La situazione già difficile delle ultime settimane rischia ora di complicarsi ulteriormente e al momento non è chiaro né se ci sarà lo stesso il consiglio comunale monotematico per discutere del futuro dell’impianto atteso per il 30 luglio, né il vertice al Mimit tra istituzioni locali e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, previsto per il 31 luglio.

Come prevede la legge, Bitetti ha 30 giorni di tempo per cambiare idea e ritirare le dimissioni. Il sindaco ha deciso di lasciare la poltrona “con effetto immediato” e per “motivi di inagibilità politica“. Aveva deciso di sentire anche il parere delle associazioni e i comitati cittadini prima di prendere una decisione definitiva sull’accordo di riconversione dell’impianto proposto dal governo.

Lo sconto al Comune tra comitati e sindaco

Ma il tavolo ha avuto risvolti inattesi. I cittadini si sono presentati in Municipio con striscioni: “Sindaco, difenda l’ambiente” e nel corso della riunione hanno dimostrato di non voler fare alcun passo indietro rispetto alla loro posizione: l’impatto dell’acciaieria è troppo pesante per la salute e per l’ambiente.

Uno dei punti messi in evidenza è stato proprio l’impatto sui bambini. “Abbiamo raccolto negli anni ininterrottamente dati sanitari ed ora emergono dati su patologie di natura neurologica”, ha spiegato Annamaria Moschetti, dell’associazione culturale Pediatri, ponendo l’accento anche sugli “eccessi di disturbi dello spettro autistico del 50% rispetto alla provincia, mentre altri studi documentano disturbi del neurosviluppo”.

Uno degli striscioni esposti da comitati e associazioni contro l'ex Ilva
Lo sconto al Comune tra comitati e sindaco (Ansa Foto) – notizie.com

Bitetti ha lasciato la stanza dopo molte ore per motivi familiari, ma fuori dal Comune sarebbe stato fermato da un gruppo di persone che urlavano “assassini” e altre frasi riferite anche all’amministrazione regionale. Costretto a rientrare in Municipio per ragioni di sicurezza, il sindaco ha deciso di dimettersi poco dopo.

Sono ore concitate a Taranto, lo scontro è aperto tra comitati e associazioni, che ritengono sbagliato il racconto dei media e spiegano che non c’era alcun cittadino a volto coperto ad aggredire il sindaco. Si è anche tenuta una riunione di maggioranza per decidere se fare lo stesso il consiglio comunale, ma al momento non è ancora stata presa una decisione in merito.

Bitetti avrebbe approvato la bozza dell’accordo interministeriale: cosa prevede

Il sindaco avrebbe già approvato la bozza dell’accordo interistituzionale proposto dal governo, che dovrebbe garantire il salvataggio dell’impianto ex Ilva e dettare i tempi per renderlo meno inquinante. E di cui si dovrebbe discutere al Ministero il 31 luglio.

Si tratta del documento rilasciato dalla commissione del Ministero dell’Ambiente circa dieci giorni fa, mentre era in corso il congresso della Cisl. Contiene 470 prescrizioni ambientali e impone un limite di 6 milioni di tonnellate all’anno per 12 anni di produzione.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso
Bitetti avrebbe approvato la bozza dell’accordo interministeriale: cosa prevede (Ansa Foto) – notizie.com

Approvare l’Aia era necessario perché sulle sorti dell’ex Ilva incombe una sentenza del Tribunale di Milano che, nel rispetto della normativa europea, avrebbe dovuto chiudere l’area a caldo dell’impianto.

Tra le ipotesi in campo per la decarbonizzazione c’è la nave rigassificatrice, alla quale però finora si era sempre opposto il sindaco Bitetti. Le istituzioni locali hanno nominato per questo una commissione tecnica con il compito di individuare alternative.

La solidarietà al primo cittadino di Taranto è arrivata da tutte le parti politiche. Il ministro Urso, dopo aver saputo delle dimissioni ha fatto sapere con una nota di aver avuto un contatto telefonico con il prefetto e con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per via degli episodi di intimidazione. “Piena solidarietà”, a Piero Bitetti, si legge nel comunicato.

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